Il clima di incertezza condiziona pesantemente il quadro generale e lo sviluppo del settore immobiliare
Nel primo trimestre, gli investimenti immobiliari effettuati da investitori istituzionali in Italia sono calati quasi del 30%
Tutto annullato. Se nei primi due mesi dell’anno, prima dello sviluppo della pandemia di covid-19, il forte calo degli indici Irs – con valori addirittura negativi nel trimestre – aveva contribuito ad accelerare la domanda di mutui , accentuando la polarizzazione verso la scelta del tasso fisso (92% delle preferenze sul canale online), il lockdown disposto per contenere la diffusione del coronavirus ha di fatto congelato il comparto immobiliare, che sta vivendo una fase di sostanziale stallo.
“Dopo questa prima fase di emergenza, il calo della fiducia derivante da un pervasivo clima di incertezza su tutti gli aspetti dell’economia futura ha portato alla sospensione delle decisioni di investimento e, quindi, a una riduzione consistente delle compravendite che si dovrebbe protrarre fino a quando non si avrà una più netta percezione dell’evoluzione della crisi”, ha dichiarato Stefano Magnolfi, executive director Crif Real Estate Service, che ha spiegato che nel primo trimestre dell’anno gli investimenti immobiliari effettuati da investitori istituzionali in Italia sono calati quasi del 30% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente (anche se con differenziazioni sensibili tra i vari comparti e localizzazioni) a sottolineare la battuta di arresto del mercato.
“Gli shock avversi oggi in atto potrebbero dunque portare il settore dell’immobiliare e dei mutui a pagare pesanti tributi nel corso dei prossimi trimestri”, ha poi proseguito
Stefano Rossini, amministratore e fondatore di MutuiSupermarket.it, che ha detto che le doverose misure di lockdown messe in atto dal governo hanno generato immediati impedimenti operativi ai normali processi di ricerca casa, inoltro richieste di mutuo in banca e finalizzazione di atti di compravendite e pratiche di finanziamento, rinviando a data da definirsi decine di migliaia di nuove operazioni già pianificate.
Quanto ai prezzi, il 2020 si era avviato portando con sé una serie di indicazioni che inducevano all’ottimismo, a partire dalla ripresa del prezzo/mq degli immobili oggetto di garanzia di mutuo ipotecario, che nel primo trimestre 2020 hanno fatto registrare una crescita del +1,9% rispetto al corrispondente periodo 2019. Ora tutto si è bloccato.
“La sospensione delle decisioni di investimento e quindi un allentamento della domanda potrà avere un qualche impatto anche sui prezzi che, però, data la caratteristica resilienza del mercato residenziale italiano, non dovrebbe comportare severe compressioni deflattive”, ha precisato Magnolfi, che poi ha concluso dicendo che, in questo scenario, alcuni operatori mostrano potenzialmente meno interesse per le case oggetto di affitti brevi in destinazioni turistiche (come gli appartamenti nei centri delle città d’arte) a fronte di un possibile rinnovato interesse per le case di villeggiatura o, magari, per le abitazioni in locazione di lungo periodo.
Il clima di incertezza condiziona pesantemente il quadro generale e lo sviluppo del settore immobiliareNel primo trimestre, gli investimenti immobiliari effettuati da investitori istituzionali in Italia sono calati quasi del 30%
Tutto annullato. Se nei primi due mesi dell’anno, prima dello svilup…