Ciò che sorprende, dando un’occhiata alla classifica dei ricchi più green del pianeta, è la presenza di molti cinesi; segno tangibile che il paese è attivamente impegnato nella transizione verde, al di là della presenza o meno dei suoi leader alla COP26. Al numero due ci sono infatti Zeng Yuqun, Huang Shilin e Li Ping, proprietari della CATL, il più grande produttore mondiale di batterie per veicoli elettrici; la loro ricchezza netta personale (95,2 miliardi di dollari) deriva al 100% da attività sostenibili. CATL detiene un quarto del mercato mondiale delle batterie per le auto ad energia pulita.
In quarta posizione si trovano Li Zhenguo, Li Chunan, Li Xiyan, Zhong Baoshen della Longi, con 25,3 miliardi di dollari interamente green. La società, fondata nel 2000, è il maggior produttore mondiale di moduli per i pannelli solari. I suoi ricavi sono aumentati del 54% nel terzo trimestre 2021 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Al cinque, Pei Zhenhua di CATL. L’industriale possiede un patrimonio netto verde di 13,5 miliardi di dollari: una quota molto buona, tenendo conto che il suo net worth complessivo è di 15,8. Subito dopo, al sei, figura Liu Jincheng di Eve Energy, operativa nel campo delle batterie elettriche a ricarica rapida e nelle celle delle batterie. Fra i clienti di Eve Energy, Daimler e BMW.
Al settimo posto, Lin Jianhua (11,2 miliardi, 100% green) di Hangzhou First Applied Material. La first produce pellicole per i pannelli solari. Jin Baofang di JA Solar Technology occupa il numero otto in classifica. La sua azienda produce componenti per il fotovoltaico e sta espandendo la produzione in Vietnam. Con un pari ammontare di patrimonio netto è presente in top ten Cao Renxian di Sungrow Power Supply, che fabbrica inverter per pannelli solari e rifornisce un quarto del mercato mondiale.
Chiude la top ten dei miliardari green di nuovo Tesla, con un suo investitore indonesiano. Leo KoGuan, basato oggi a Singapore, è il terzo maggiore investitore dell’azienda più importante di Elon Musk.
Dando un’occhiata alle posizioni dalla 11 alla 14, si trovano ancora miliardari cinesi, tranne uno: l’australiano Anthony Pratt, le cui Pratt Industries sono un colosso mondiale della carta riciclata.