Se il divario retributivo di genere scivola al 9% tra coloro che hanno fino a un massimo di due anni di esperienza lavorativa post-Mba, impenna al 35% per chi ha alle proprie spalle nove o più anni di esperienza
Elissa Sangster, Forté Foundation: “I programmi Mba devono svolgere un ruolo fondamentale nel costruire leader inclusivi e preparati a guidare ambienti che diano spazio alla diversity. Ma c’è ancora molto lavoro da fare”
Ottenere un Master in business administration per aspirare a scalfire il soffitto di cristallo e accaparrarsi la stessa busta paga dei propri colleghi? Non basta, o almeno non ancora. Secondo un nuovo sondaggio della Forté Foundation, organizzazione no-profit focalizzata sulla promozione delle donne e sulla parità di genere nelle imprese e nelle business school, il gender pay gap tra coloro che vantano un Mba si è sensibilmente ridotto negli ultimi quattro anni, ma gli uomini guadagnano ancora il 20% in più (si parla di una media di 177.112 dollari contro i 147.412 dollari per le donne).
Una percentuale quasi dimezzata rispetto al 39% registrato nel 2016 e nel 2018, ma che tende ad aggravarsi man mano che le donne progrediscono nella loro carriera. Se infatti il divario retributivo di genere scivola al 9% tra coloro che hanno fino a un massimo di due anni di esperienza lavorativa post-Mba, impenna al 35% per chi ha alle proprie spalle nove o più anni di esperienza. Inoltre, le donne hanno anche meno probabilità di essere promosse e tendono ad aspirare soprattutto a ruoli di “leadership precoce”, come senior manager, vicepresidenti e direttori quando si parla del loro lavoro ideale in un orizzonte temporale di cinque anni (63% di donne contro il 54% degli uomini). Dalla parte opposta, gli uomini puntano alla C-suite (termine che indica le cariche più alte all’interno della società che solitamente iniziano con la lettera “c”, come chief executive officer, chief financial officer, chief operating officer e chief information officer, ndr) inclusi i ruoli di presidente e ceo (22% di uomini contro il 12% delle donne).
“Quando si tratta di risultati di carriera, le donne sono ancora in ritardo rispetto agli uomini e non aspirano in alto”, osserva Elissa Sangster, amministratore delegato della Forté Foundation. “Gli uomini, a loro volta, potrebbero non aspirare a grandi balzi all’inizio della loro carriera perché sono semplicemente già più avanti nel percorso di crescita”. Senza dimenticare poi che tendono a mostrare anche
livelli più elevati di soddisfazione complessiva in merito alla loro carriera: su una scala da 1 a 30 punti, le donne si fermano a 21,5 mentre gli uomini proseguono a 22,8. Se invece si considera la variabile della “valutazione personale del successo”, le due controparti tendono ad avvicinarsi (su una scala di 15 punti, gli uomini raggiungono 12,3 e le donne 12,1).
Ma qual è la loro percezione, invece, in merito al ruolo degli Mba in questo contesto? Più di uno studente su cinque (22%) afferma che gli sforzi in merito alla diversità, l’equità e l’inclusione del loro programma Mba non hanno soddisfatto le loro aspettative. Una quota che sale al 26% tra gli uomini appartenenti a minoranze e al 24% tra le donne che non appartengono a minoranze. “I programmi Mba devono svolgere un ruolo fondamentale nel costruire leader inclusivi e preparati a guidare ambienti che diano spazio alla diversity”, aggiunge Sangster. “Questa discrepanza tra le aspettative e ciò che gli studenti stanno effettivamente vivendo, mostra che c’è ancora molto lavoro da fare e fa luce su quali aree hanno bisogno di maggiore attenzione, a partire dai case study”.
Se il divario retributivo di genere scivola al 9% tra coloro che hanno fino a un massimo di due anni di esperienza lavorativa post-Mba, impenna al 35% per chi ha alle proprie spalle nove o più anni di esperienzaElissa Sangster, Forté Foundation: “I programmi Mba devono svolgere un ruolo fondamentale…