could not paint Agamemnon, Clytemnestra or Cassandra, as that would have been merely
another kind of historical painting …Therefore, I tried to create an image of the effect that
was produced inside me.
E’ incluso in quasi tutte le principali mostre su Bacon, sin dalla sua esecuzione, dalla Tate Gallery di Londra, al Prado di Madrid, dal Metropolitan Museum al Museum of Modern Art di New York, dal Museo Hirshhorn al Giardino delle sculture di Washington, DC, dal Museo d’Arte di Los Angeles, alla Galleria Borghese di Roma, dalla Fondation Beyeler di Basilea alla recente mostra al Centre Georges Pompidou di Parigi, Bacon en toutes lettres.
I trittici di Bacon rappresentano, come è noto, il vertice della sua ricerca e a “loro” l’artista è tornato più volte, nel corso della sua vita. Tra il 1962 e il 1991 Bacon dipinge, come si è detto, 28 trittici in diverse scale, affascinato dalla potenza e insieme dalla compiutezza compositiva che questo formato gli offre. Profondamente consapevole della valenza simbolica del numero tre nella cristianità – la scelta per questo formato riflette tuttavia un più ampio ambito d’ispirazione.
Nel trittico in oggetto è la mitologia greca il riferimento letterario e non solo. Dal 2008 a questa parte solo tre trittici sono apparsi in asta e tutti sono stati aggiudicati ad oltre 80 milioni di dollari. Il quadro ispirato all’Odissea di Eschilo, tra i masterpiece del pittore irlandese è stato “teatralmente” scelto il 29 giugno 2020 – ancora in piena pandemia, soprattutto negli Usa – per dare al collezionismo internazionale il messaggio forte di come l’online non sia solo un format per il mercato “minore” e medio. Oltre 20.000 persone hanno seguito l’asta sulla piattaforma, mentre Olly Barker auctioneer della vendita teneva a bada il bidding di tre grandi schermi che rimandavano gli esperti di arte contemporanea ai telefoni con i compratori da HK, Londra e New York, oltre alle offerte online grazie a Bid Now.