Non poteva che essere un Rembrandt a fare da “apripista” alla nuova stagione d’aste live del post-lockdown. Rembrandt, maestro altissimo e’ anche un artista cruciale nella secolare storia del mercato d’asta. E’ stata infatti una sua opera a registrare il primo record a Londra di Christie’s nel lontano XVIII secolo.
Per non menzionare poi il famoso,
mediatico duello dei primi anni Sessanta tra Christie’s (1965) e Sotheby’s (1961) con il Rembrandt Erickson e quello Cook, ovverosia la grande sfida tra il “Ritratto di Aristotele che contempla il busto di Omero” ed uno dei “Ritratto di Tito”, figlio del pittore. Entrambi i capolavori realizzarono due cifre record, superando i due milioni di dollari. Il dipinto che sarà in asta nelle sale-room di Sotheby’s a luglio 2020 è uno dei tre autoritratti di Rembrandt ancora in mani private, gli altri sono custoditi nei principali musei del mondo.
La rarità di “Self Portrait wearing a ruff and black hat” è anche dovuta al fatto che è molto più di un semplice Self Portrait. Gli esperti di Sotheby’s e gli storici dell’arte, sono convinti che si tratti di un autoritratto realizzato per ben impressionare la famiglia della sua musa. Il viso di nessun artista è così immediatamente riconoscibile come quello di Rembrandt. Il protagonista della Golden Age olandese si è raffigurato – come si sa – in circa ottanta dipinti, incisioni e disegni e ha tracciato il suo progressivo, inesorabile declino con un autoesame spietato, da giovane ambizioso e sicuro di sé a vecchio e logoro uomo di 63 anni.
Rembrandt, Self Portrait wearing a ruff and black hat. Courtesy Sotheby’s, come l’apertura
Questa nostra auto-rappresentazione di un giovane artista di successo –
uno degli ultimi autoritratti dipinti da Rembrandt in collezione privata, come si è detto – forse potrebbe rappresentare l’ultima occasione per acquisire un autoritratto in asta. Si tratta di un’auto raffigurazione assai meditata da parte dell’artista che ha appena iniziato a godere dei frutti del successo come ritrattista ad Amsterdam e si dipinge come partecipe dell’ambiente dei suoi nuovi clienti , gente benestante e ben vestita. A questa data – attorno al 1630 – Rembrandt probabilmente dipinse degli autoritratti anche per offrire ai potenziali clienti alti esempi della propria arte di ritrattista. Questo dipinto è uno dei due soli conosciuti in cui l’artista si è ritratto vestito da giovane alla moda.
È in abiti neri, con una gorgiera bianca e un cappello di feltro e così abbigliato, assomiglia ai personaggi dei suoi ritratti dell’epoca e in particolare ai ritratti a mezzo busto del 1632 di Maurits Huygens e Jacques de Gheyn, anch’essi di piccola scala. L’autoritratto in asta a luglio è firmato e datato Rembrant · f t: · / 1632, e può essere riferito alla fine di quell’anno.
Courtesy Sotheby’s. Ph. Anthony Jonson
Tra i dipinti datati 1632 e firmati in questo modo, spicca la famosa lezione di anatomia del dottor Nicolaes Tulp del Mauritshuis. Le ortografie alternative non sono insolite in Rembrandt. Il pittore firmò già nel 1620 alcuni documenti come ‘Rembrant’ e questa versione del suo nome appare anche in un’incisione non datata. Non è chiaro perché l’autoritratto in asta sia su piccola scala. È infatti il più piccolo di tutti i suoi ritratti e quindi forse potrebbe non essere stato utilizzato come “campione”.
E’ un dipinto realizzato di getto. Lo sfondo è stato realizzato per primo, ma la sua vernice non era ancora asciutta quando Rembrandt ha aggiunto la firma e la data, avendo presumibilmente appena completato il lavoro. Difficile ipotizzare che la tavola sia stata realizzata senza un preciso scopo. Sembra abbastanza probabile che il pittore abbia dipinto questo autoritratto o a L’Aia, o nel suo studio di Leida.
Quel che è certo è che nella primavera la sua promessa sposa, Saskia van Uylenburgh, torna nella sua natia Leeuwaerden nella lontana Frisia per far visita ai suoi parenti. Un’affascinante ipotesi potrebbe dunque essere che Rembrandt abbia dipinto questo lavoro di piccole dimensioni e di facile trasporto, sia come ricordo, sia per mostrare ai suoi sospettosi futuri suoceri che era un marito benestante e socialmente all’altezza della promessa sposa. Nello stesso anno, 1632, Rembrandt dipinse la zia di Saskia e il marito di lei. La grandezza di Rembrandt come ritrattista ebbe inizio nel 1632 e sfolgorò per sempre.
Rembrandt, La lezione di anatomia del dottor Tulp, 1632
Non poteva che essere un Rembrandt a fare da “apripista” alla nuova stagione d’aste live del post-lockdown. Rembrandt, maestro altissimo e’ anche un artista cruciale nella secolare storia del mercato d’asta. E’ stata infatti una sua opera a registrare il primo record a Londra di Christie’s nel lonta…