Pmi: investire nel digitale per crescere, occhio agli incentivi

Negli ultimi dodici mesi gli investimenti delle pmi si sono focalizzati sulla creazione del sito internet e dei profili social, ma anche sullo sviluppo di piattaforme di e-commerce, sul marketing digitale e sulla riorganizzazione dei processi aziendali
Quasi la metà delle ditte individuali considera la digitalizzazione un “driver fondamentale per la crescita”, mentre il 25% delle imprese dei servizi la definisce “il principale obiettivo per il prossimo anno”
Ignazio Rocco, founder e ceo di Credimi: “Fortunatamente ci sono molte piccole imprese che vedono le opportunità generate dalla crisi e sono proprio quelle che, prendendosi dei rischi calcolati e investendo nella digitalizzazione, potranno uscirne più forti di prima”
Sul fronte territoriale, invece, le isole e il meridione investono molto di più del nord e del centro: il 40% si è focalizzato su sito web e social (contro il 36% del nord e il 23% del centro), il 22% sulle piattaforme di e-commerce (contro il 13% delle due controparti) e il 20% nel marketing digitale (contro rispettivamente il 16 e il 9%). Sul versante opposto, il 54% delle imprese del centro Italia hanno preferito completamente non investire, sulla stessa linea d'onda del 48% del nord e del 33% del sud e delle isole.
“Lo spaccato che questa ricerca ci ha restituito è quello di un'Italia che pensa di crescere anche grazie agli investimenti in tecnologia, soprattutto quelle imprese che per dimensione o posizione geografica potrebbero avere un maggiore divario digitale da recuperare”, spiega Ignazio Rocco, founder e ceo di Credimi. “Un cambio di passo importante che va sostenuto e continuamente promosso perché investire nel digitale significa investire nel futuro del proprio business, avendo il coraggio anche di modificarne il modello se necessario”, aggiunge. Poi conclude: “Fortunatamente ci sono molte piccole imprese che vedono le opportunità generate dalla crisi e sono proprio quelle che, prendendosi dei rischi calcolati e investendo nella digitalizzazione, potranno uscirne più forti di prima. Una strategia lungimirante che potrebbe mettere la nostra piccola impresa al riparo dalla pandemia globale”.