Per essere considerati familiari a carico occorre essere al di sotto di specifiche soglie reddituali
Con riferimento ai figli, nel caso vi sia accordo tra le parti, è possibile attribuire l’intera detrazione al genitore che possiede il reddito più elevato
Familiari a carico: quali vantaggi?
Ai sensi dell’art. 12 del Tuir, avere familiari fiscalmente a carico comporta il diritto ad ottenere dei benefici fiscali.
In particolare, i soggetti che hanno familiari a carico, possono fruire del beneficio della detrazione fiscale Irpef.
Detta detrazione varia al variare del reddito percepito dal contribuente, nonché al variare del numero e della tipologia di familiari considerati a carico.
Più in particolare, il contribuente ha diritto di godere della detrazione dall’imposta lorda Irpef in relazione al rapporto che intercorre tra lui e il soggetto a carico nonché in relazione al reddito percepito.
Infatti, il legislatore, per tutelare e proteggere il nucleo familiare e, conseguentemente le fonti di reddito e la sua distribuzione all’interno della famiglia ha previsto che l’importo delle detrazioni muterà in relazione:
- al rapporto di parentela
- all’aumentare / diminuire del reddito.
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Come fruire delle detrazioni?
Quali sono le soglie reddituali che occorre verificare per i familiari a carico?
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Chi sono i familiari a carico e a quali condizioni c’è il beneficio?
Secondo il nostro ordinamento, sono considerati fiscalmente a carico quei soggetti che sono legati al contribuente in quanto:
- coniuge
- figli
- nipoti
- genitori
- fratelli
- nuore, suoceri, generi
- adottati.
Ciò considerato, occorre tenere altresì in considerazione che (esclusi coniuge e figli) per essere considerati a carico gli altri soggetti devono dimostrare di essere conviventi con il contribuente che intende fruire delle agevolazioni.
Inoltre, questi soggetti devono essere al di sotto di certe soglie reddituali, al fine di dimostrare una certa necessità di permanere sotto l’amibito reddituale del contribuente.
In particolare, è necessario che il familiare a carico non abbia percepito un reddito superiore a 2.840,51 euro, nel lasso temporale di un periodo di imposta. Uguale limite concerne quello previsto per i figli, i quali sono considerati a carico fino al raggiungimento dei 24 anni di età se non possiedono redditi superiori a 4 mila euro.
In questo senso, se al termine del periodo d’imposta si è superato il limite non si può essere considerati come fiscalmente a carico.
Il contribuente che ha familiari fiscalmente a carico, pertanto, avrà diritto a una detrazione dall’Irpef per scaglioni di reddito e la determinazione dell’agevolazione diminuisce all’aumentare del reddito complessivo; fino ad annullarsi al raggiungimento di una certa soglia.
In considerazione di queste preliminari informazioni, tuttavia, è opportuno confrontarsi con un consulente esperto per fare il punto sulla propria posizione personale alla luce dell’introduzione dell’assegno unico che di per sé ha assorbito alcune misure a sostegno delle famiglie; per calcolare la detrazione spettante per i singoli familiari a carico; nonché per verificare la documentazione richiesta.