Investire in Europa costa sempre meno, anche se in proporzione diventano meno cari soprattutto i prodotti di investimento giร meno costosi, come gli Etf, mentre i fondi restano nettamente piรน resistenti ai tagli.
I costi degli investimenti, a lungo termine, incidono in modo significativo sui risultati netti del risparmiatore. Secondo l’ultimo rapporto dell’Autoritร di vigilanza europea sul mercato (Esma), i fondi azionari nell’orizzonte 2019-2023 sono costati il 2,1% l’anno e hanno reso il 5,8% annuo, mentre gli Etf nello stesso periodo sono costati lo 0,6% e hanno reso l’8,2% all’anno.
Una differenza di questo tipo, su orizzonti di investimento lunghi, diventa sempre piรน rilevante a causa dell’interesse composto (ogni anno il fondo piรน performante mette in moto piรน denaro, generando maggiori performance). La pressione normativa dell’Ue, con gli incrementi di trasparenza introdotti dalla MiFID, ha dato qualche frutto: tra il 2019 e il 2023 i fondi azionari hanno visto una riduzione dei costi ricorrenti del 4,9%, gli obbligazionari del 13% e i bilanciati del 2,1%.
Anche gli Etf sono diventati meno costosi: ben il 26,7% in meno rispetto al 2019. Nel 2023, afferma l’Esma, gli Etf rappresentavano il 16% del capitale investito in fondi Ucits, in aumento rispetto al 13% del 2021. Gli indici azionari restano il focus principale di questi fondi quotati a basso costo e solitamente focalizzati sulla replica fedele dell’andamento di mercato: il 75% degli Etf Ucits รจ azionario, mentre solo il 25% รจ obbligazionario.
Il bilancio dei costi e performance nel 2023
Nel dettaglio dell'ultimo anno preso in esame dall'Esma, il 2023, la migliore performance รจ stata mediamente raggiunta dagli Etf azionari senza focus Esg (6,9%), seguiti dagli Etf Esg (6,3%) e dai fondi azionari Esg (4%). Bilanciati e obbligazionari, invece, hanno dato un contributo scarso o negativo alle performance di portafoglio nel 2023. Tutto questo al netto dei costi, ma non dell'inflazione. Il 2023, infatti, รจ stato un altro anno difficile per i ritorni in termini reali.
โCon rendimenti netti moderati nel 2023 e un'inflazione persistente, i rendimenti netti reali per il 2023 su un orizzonte d'investimento di un anno sono stati negativiโ, scrive l'Esma. โDopo un anno di detenzione, il rendimento netto reale รจ stato del -3,0% per i fondi azionari e del -8,2% per i fondi obbligazionari. Questo rappresenta il secondo anno consecutivo con rendimenti netti reali negativi su un orizzonte di investimento di un annoโ.
Un portafoglio bilanciato da 10.000 euro: 10 anni dopo
Con rendimenti netti moderati nel 2023 e un'inflazione persistente, i rendimenti netti reali per il 2023 su un orizzonte d'investimento di un anno sono stati negativi per le tre classi di attivitร considerate. Un investimento effettuato dieci anni fa di 10.000 euro, basato su un portafoglio composto per il 40% da fondi azionari e per il 60% da fondi obbligazionari e bilanciati in parti uguali, avrebbe generato un valore netto di circa 15.100 euro, ha calcolato l'Esma (con 1.900 euro assorbiti dai costi, quasi il doppio di quanto pagato da un investitore istituzionale per la stessa strategia). Tuttavia, considerando l'effetto dell'inflazione, il valore reale dell'investimento scenderebbe a circa 12.000 euro: l'aumento dei prezzi si sarebbe mangiato altri 3.000 euro. Sempre meglio del conto corrente, che, con zero costi e zero rendimenti, manterrebbe un valore nominale di 10.000 euro, ma con un potere d'acquisto ridotto a 7.900 euro nello stesso decennio.