Nell’ipotesi di più testamenti successivi, il posteriore annulla le disposizioni con esso incompatibili del precedente
In applicazione del generale principio di conservazione delle disposizioni di ultima volontà, la caducazione delle disposizioni incompatibili deve essere svolta caso per caso tra le precedenti e le successive
In caso di successione di testamenti, in assenza di una revoca espressa, le disposizioni di data anteriore possono ritenersi caducate da quelle successive solo nelle ipotesi in cui a seguito di una specifica indagine sia possibile riscontrare una sicura ed effettiva inconciliabilità derivante da un’incompatibilità certa di disposizioni con altre contenute nel successivo testamento.
Inoltre, in caso di dubbio sul significato di una disposizione testamentaria, deve privilegiarsi tra più significati quello di maggiore effetto, ossia quello più favorevole alla conservazione delle disposizioni mortis causa.
È questo uno dei principi ricavabili dalla recente sentenza della Corte di Cassazione, n. 22093 del 2023.
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Cosa accade quando ci sono due testamenti redatti in tempi diversi?
Come statuito dalla Corte, la quale si richiama a costante giurisprudenza, nell’ipotesi di più testamenti successivi, il posteriore, quando non revoca in modo espresso il precedente, annulla in questo solo le disposizioni incompatibili, in applicazione del generale principio di conservazione delle disposizioni di ultima volontà, così da circoscriverne la caducazione al riscontro, caso per caso, della sicura incompatibilità con le successive.
Quando si può considerare operante la revoca implicita del testamento?
Si potrebbe ravvisare una revoca implicita dell’intero testamento precedente solo qualora non sia configurabile la sua sopravvivenza in quello successivo, a seguito delle incompatibilità tra le disposizioni in quest’ultimo contenute con quelle del documento precedente.
Dunque, opererebbe la revoca in caso di incompatibilità oggettiva tra il testamento precedente e quello successivo per essere materialmente impossibile dare contemporanea esecuzione a disposizioni tra loro incompatibili.
Cos’è il favor testamenti?
È il principio secondo cui, quando vi è incertezza circa le reali intenzioni del testatore contenute in un testamento o se l’incertezza si determina per via della coesistenza di due testamenti successivi contenenti disposizioni tra loro parzialmente o totalmente incompatibili, fra le diverse interpretazioni possibili si deve prediligere quella che consenta più delle altre consenta la conservazione della disposizione testamentaria.
Inoltre, sempre in applicazione del principio del favor testamenti, si tende, in fase di interpretazione, a considerare valide quelle disposizioni che appaiono destinate dal testatore ad una cerchia ristretta di beneficiari, ove i criteri di identificazione siano stati forniti dal de cuius o siano di facile e pronta intuizione.