Officinatrentadue, il sogno di Enzo Nembrini divenuto realtà
Si chiama Officinatrentadue (OT) l’iniziativa di Enzo Nembrini, imprenditore edile e collezionista, che fonde insieme arte e design in un progetto architettonico che sembra la realizzazione di un sogno venuto da lontano. L’idea parte dal recupero di un ex opificio industriale in provincia di Bergamo, dove la passione per oggetti d’arte e di design si esprime in un ambiente ad alta vocazione artigianale in cui domina la luce naturale. Nembrini ha aperto a We Wealth le porte della sua villa a Trescone Balneario per raccontare come e? diventato un collezionista che potremmo definire “cross-category”, ovvero che unisce piu? categorie nella sua raccolta.
Come e? nato il progetto Officinatrentadue?
Nasce qualche anno fa nella mia testa. Sono innamorato dell’architettura, dell’arte contemporanea e del design e mi e? sempre piaciuta l’idea di costruire uno spazio dove tutte queste discipline dialogassero tra loro. Per ora ho iniziato con il quartier generale dove hanno sede gli uffici della mia azienda. Una costruzione indipendente, dalle geometrie eleganti che ricorda quelle giapponesi che sono riuscito a realizzare grazie allo Studio Arcoquattro Architettura di Milano che ben ha saputo interpretare le mie idee e poi per OT ho chiesto a Davide Monaldi di trasformare un oggetto di uso quotidiano in un’opera e cosi? ne sono nati i Vasi Metafisici.
Quali opere d’arte ha inserito in collezione?
Ho iniziato inserendo opere di giovani artisti emergenti come la fotografa Zanele Muholi, il ceramista Davide Monaldi e i ventisei artisti che hanno realizzato i poster tutti italiani ora in prestito alla Gamec di Bergamo per la bella mostra sul senso di comunita? Ti Bergamo.
Nella villa oltre alle opere d’arte ci sono anche molti oggetti di design: collezionismo o gusto del bello?
Ho iniziato immaginando come avrei potuto rendere piu? accogliente la mia casa, una ex filanda nel cuore della Val Cavallina, e mi sono ritrovato con mia moglie a scegliere oggetti che ci rappresentavano. Alcuni di designer affermati ed altri di giovani emergenti sempre caratterizzati da linee essenziali ma nel complesso caldi e accoglienti. In casa possiamo infatti trovare il divano Budapest di Paola Navone del 2003, le librerie Rafiki del duo Draga & Auriel del 2015, sculture o oggetti di design di Antonino Sciortino.
Si sente piu? collezionista o investitore?
Quando acquisto opere d’arte o di design non penso alla loro crescita di valore nel tempo, penso solo a comprare qualcosa che rappresenti la contemporaneita? in cui stiamo vivendo e che piaccia a me e alla mia famiglia. Mi rendo conto pero? che col tempo sto costruendo una piccola collezione e l’idea che potro? lasciare a mia figlia qualcosa che abbia valore non solo affettivo ma anche economico non mi dispiace affatto.
Dove acquista i lavori che inserisce in collezione?
Acquisto talvolta dagli artisti e talvolta dalle gallerie. In asta, alle quali lancio sempre un’occhiata, al momento non ho acquistato nulla, ma non escludo di farlo in futuro. Del resto, capita a volte, che se vuoi un’opera, puoi acquistarla solo li?.
Su quali artisti ha indirizzato la sua ricerca?
In questo ultimo periodo mi sono focalizzato sugli artisti che hanno partecipato alla Quadriennale di Roma, una mostra che non ha avuto la possibilita? di mostrarsi a causa della pandemia, ma che grazie al catalogo, davvero ben fatto, ha permesso a noi piccoli collezionisti di poter verificare con mano opere di artisti italiani che nulla hanno da invidiare a quelli internazionali.
Per vedere e acquistare, meglio il digitale o in presenza?
Quest’anno purtroppo ho un po’ sofferto per la pandemia, perche? a differenza di molti che acquistano online io ho bisogno di toccare con mano ogni oggetto, ogni opera, forse e? anche per questo che prediligo la scultura anche nell’arte contemporanea. Il materiale di cui sono realizzate le opere per me e? importantissimo. Credo che il materiale, come nel mio lavoro, se di qualita?, sia il primo passo verso qualcosa di buono.
Autenticita? e provenienza delle opere d’arte. Quali verifiche compie?
Sono molto attento a questi temi: ogni opera e? ben catalogata e la prima cosa che non deve mai mancare e? il certificato di autenticita?.
Aprira? la sua collezione anche al pubblico?
Sono ancora un piccolo collezionista che ha deciso di circondarsi di po- che opere puntando alla qualita? e perche? no, quando sara? pronta per essere mostrata, lo faro? con molto pia- cere. Del resto l’arte e il design sono per tutti.
Come protegge le opere e i lavori in collezione?
Ho gia? realizzato un fondo patrimoniale a tutela della mia famiglia.