Lo stock esistente sul mercato immobiliare è molto vecchio: circa la metà degli immobili ha più di 30 anni e solo il 14% è stato appena costruito
Vuoi investire nell’ immobiliare, ma non sai da che parte iniziare? Il mercato è molto cambiato e comprare una casa allo scopo di investire i risparmi per metterli “a reddito” necessita una attenta selezione che oggi passa principalmente da due concetti: smart ed Esg. Queste due caratteristiche, se realmente espresse nell’immobile che stai per comprare, possono fare la differenza.
Il confronto tra vecchio e nuovo asset immobiliare
Un vecchio immobile può essere una occasione. Ma siamo disposti a iniziare un lungo iter di riqualificazione dello stesso per metterlo poi a reddito? I costi di ristrutturazione possono avere molte incognite, così come l’immobile in cui andiamo ad acquistare questo appartamento può avere limiti di sviluppo e ammodernamento.
I sei limiti delle VECCHIE ABITAZIONI:
1-Perdita di valore dell’immobile
2-Difficoltà nel vendere o affittare l’immobile
3-Aumento dei costi energetici
4-Potenziali problemi per gli eredi
5-Mercato immobiliare bloccato
6-Maggiori difficoltà per i mutui
I sei punti di forza DELLE NUOVE ABITAZIONI:
1-Aumento del valore dell’immobile
2-Facilità e velocità nel vendere o affittare l’immobile
3-Contenimento dei costi energetici
4-Mercato immobiliare dinamico
5-Migliore qualità dell’ambiente interno
6-Utilizzo di energie rinnovabili e materiali meno impattanti sull’ambiente.
LE OPPORTUNITÀ PER TE.
Come posso valutare il livello Esg di un immobile?
Quale rendimento medio posso attendermi dalla locazione di un immobile smart ed Esg?
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Che cosa è un immobile smart ed Esg?
Lo stock esistente sul mercato immobiliare è molto vecchio: circa la metà degli immobili ha più di 30 anni e solo il 14% è stato appena costruito o ha subìto ristrutturazioni di recente. In Italia, nello specifico, c’è anche il fattore del patrimonio storico, e delle restrizioni applicabili nelle opere di rinnovamento e riqualificazione di tali immobili. Grandi opportunità vanno dunque ricercate con attenzione a partire dall’evoluzione dei materiali e delle tecnologie, che danno un nuovo contributo ai piani di decarbonizzazione e digitalizzazione, a partire dai nuovi metodi di raccolta e analisi dati.
Un immobile con caratteristiche “smart” ha materiali all’avanguardia e domotica di base, approccio green ed ecosostenibilità sociale e ambientale caratterizzano invece le case smart ed Esg.
Le caratteristiche dell’investimento
Puntare su un immobile che abbia queste nuove caratteristiche si adatta all’investitore che
-Cerca un asset reale di investimento che dribbli la volatilità.
-Cerca un investimento di lungo termine.
-Cerca una location in aree “upside”, potenzialmente in costante rivalutazione
La normativa impone la scelta
Secondo quanto previsto al momento (ottobre 2023) dalla normativa Ue sulle case green, gli edifici residenziali dovranno raggiungere almeno la classe di prestazione energetica “E” entro il 2030 e “D” entro il 2033; gli edifici non residenziali e pubblici dovranno raggiungere le stesse classi energetiche rispettivamente entro il 2027 e il 2030; tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero a partire dal 2028, con la scadenza del 2026 per i nuovi edifici occupati, gestiti o di proprietà delle autorità pubbliche. La classe G dovrà corrispondere al 15% degli edifici con le prestazioni energetiche peggiori in ogni Stato membro.
Ecco, dunque, che nei prossimi anni saranno necessarie nuove modalità progettuali che prevedano l’utilizzo di materiali meno impattanti.
Come posso valutare il livello Esg di un immobile?
Quale rendimento medio posso attendermi dalla locazione di un immobile smart ed Esg ?