Basta un metal detector per fare diventare un dilettante un Indiana Jones, degno delle più grandi scoperte. Vedasi, quanto successo in questi giorni in Scozia, dove un gruppo di appassionati ha scoperto quello che è stato ribattezzato come il Dunscore Hoard, un tesoro da 8400 monete d’argento medievali, che giaceva sepolto da secoli in un campo a sud-ovest della Scozia a 25 miglia dal confine anglo-scozzese.
Il Dunscore Hoard
A dare notizia della scoperta è stata la Treasure Trove Unit, l’organizzazione governativa responsabile della gestione e dell’archiviazione delle scoperte dei detectoristi dilettanti, stando alla quale il Dunscore Hoard, che prende il nome dal vicino villaggio del Dumfriesshire, è il più grande importante ritrovato in Scozia dal XIX secolo. Il tesoro è composto principalmente da monete di Edoardo I e II risalenti al XIII-XIV secolo, un periodo di frequenti guerre tra Inghilterra e Scozia che ha dato vita a personaggi come William Wallace e Robert the Bruce. Prima di procedere all’assegnazione al museo, ogni moneta dovrà essere identificata, fotografata, misurata e pesata. Anche se il valore non è ancora stato determinato, le dimensioni, l’ampiezza e la rarità del gruzzolo indicano un probabile valore di diverse centinaia di migliaia di dollari.
Sempre più scoperte dei dilettanti
Nel maggio 2020, la Treasure Trove Unit ha concluso un’indagine pluriennale sulla scena hobbistica scozzese del metal detecting e ha stimato in 520 il numero di hobbisti attivi. Il loro numero sembra essere aumentato dall’inizio della pandemia, con l’organizzazione che riporta 12.263 manufatti trovati finora nel 2022, rispetto ai circa 1.500 del 2019. Fortunatamente, l’indagine ha mostrato che gli hobbisti hanno una grande consapevolezza della legislazione del Paese in materia di patrimonio culturale e sono desiderosi di lavorare a più stretto contatto con il settore del patrimonio nei prossimi anni.