Sono gli uomini a essere i maggiori destinatari di donazioni. Mentre si dona, in media, dai 56 anni in poi
Con riferimento alle compravendite restano al Nord i maggiori volumi di scambio sia per i beni mobili, che per i beni immobili
Nonostante il 2021 sia stato un anno particolarmente
difficile, anche dal punto di vista patrimoniale, a causa delle diverse implicazioni legate all’andamento dell’epidemia Covid-19, si è
registrata una crescita generalizzata nell’ambito delle compravendite
immobiliari, dei mutui e delle donazioni. Le compravendite, più in particolare,
hanno registrato un aumento del 34,64% rispetto all’anno precedente.
Questo è ciò che, in buona sostanza, emerge dall’ultimo Rapporto
Dati Statistici Notarili (Dsn). In particolare, a trainare la classifica delle
transazioni e operazioni che prevedono il coinvolgimento dei notai, e
soprattutto per gli immobili, c’è la Lombardia col 19,40% del totale nazionale,
il Veneto (9,30%) e il Piemonte (9,27%).
Secondo lo studio dei Notai, nel secondo semestre 2021 su
303.211 fabbricati abitativi, per 162.248 è stata richiesta l’agevolazione prima
casa e nell’intero anno 2021, su complessivi 628.137 immobili abitativi è stata
chiesta l’agevolazione prima casa per 352.039 (rispetto ai 307.466 del 2020).
Questa circostanza, è dato leggere nel Rapporto in commento,
conferma che in Italia oltre la metà degli immobili abitativi viene acquistata
con le agevolazioni prima casa, ma è sensibilmente in calo rispetto a quello
registrato nel 2019. L’agevolazione prima casa viene maggiormente richiesta
nella fascia di età 18-35 mentre vi è sostanzialmente parità nell’acquisto tra
uomini e donne.
Inoltre, le compravendite effettuate da privati sono
maggiori rispetto alle vendite effettuate dalle imprese: gli immobili abitativi
sono venduti più da privati che da imprese. Sul punto, si consideri che nel
secondo semestre del 2020, l’86,09% dei fabbricati abitativi è stata venduta da
privati, mentre le imprese hanno venduto il restante 13,91% degli immobili
abitativi.
Ci sono poi dei dati, per così dire, particolari: le vendite
di aeromobili conclusi per atto notarile nel 2021 sono state 146 rispetto alle
96 vendite registrate nel 2020.
Ma non è tutto. A leggere nel dettaglio il documento
pubblicato dal Consiglio Nazionale del Notariato, emerge che nel 2021 ad essere
aumentate sono anche le donazioni.
In particolare, aumentano quelle di denaro, che restano al
secondo posto per numerosità e raggiungono il 39,65 % del totale degli atti e
quelle sotto forma di partecipazioni societarie, che toccano il 41,95%.
Bassa, invece, la percentuale relativa alle donazioni di azienda:
appena il 7% del totale. Le donazioni di immobili, invece, nel 2021, sono state
complessivamente 221.642. Dato in rialzo rispetto all’anno precedente posto che
nel 2020 sono state 174.754.
Il dato territoriale conferma che le donazioni mobiliari si
concentrano al Nord ed il Nord Ovest resta la zona d’Italia dove queste sono
più numerose.
Anche per il 2021, sempre con riferimento alle donazioni, si
registra la prevalenza del genere maschile su quello femminile: è maschile il
genere che più riceve donazioni in forma di beni mobili produttivi, quindi
aziende, quote, azioni.
La distribuzione per fasce d’età nei donatari e nei donanti
è invece equilibrata: i destinatari di una donazione mobiliare sono concentrati
tra i 18 ed i 55 anni, per poi andare in diminuzione nei successivi scaglioni.
L’età di chi effettua la donazione di beni mobili, invece,
segue un andamento contrario: si dona soprattutto dai 56 anni in poi.
Ebbene, guardare al numero di donazioni, significa, come
giustamente evidenziato all’interno del Rapporto, aprire una finestra sul modo
in cui le famiglie italiane organizzano i loro patrimoni, nell’ottica del
passaggio generazionale e di una redistribuzione delle risorse nei
confronti dei vari componenti del nucleo familiare.