Diademi, che passione!
Pochi gioielli stimolano la fantasia quanto i diademi. Eppure nessun gioiello è oggi così difficile da indossare. Nonostante questo, restano oggetti molto ricercati sul mercato. Si pensi che un giorno a Londra si presentò da Bentley&Skinner, un cliente cinese per acquistare l’intera collezione di diademi antichi del famoso gioielliere. Le case d’asta internazionali fanno a gara per avere l’opportunità di offrire tiare e diademi ai loro collezionisti. E quest’ultimi, da tutto il mondo, fanno a gara per accaparrarseli, nonostante le occasioni per indossarli siano veramente poche. Penso per esempio alla famosa serie tv Downton Abbey, che ha esportato fuori dall’Europa la passione per questo gioiello.
Tiare, appannaggio dei reali
La parola “tiara” invece nasce in Persia, a designare il copricapo per re e regine, diffondendosi poi nell’Asia Centrale. Ma erano molto lontane dai diademi dell’immaginario moderno – tempestati di pietre preziose. Col sopravvento del cristianesimo, diademi e tiare spariscono dalla circolazione in conformità al rigore dettato dalla nuova religione predominante. Probabilmente perché uno dei simboli del cristianesimo è la corona di spine. Un’eccezione era quella delle tiare donate alle spose, per il loro simbolismo legato alla purezza. Restavano comunque appannaggio delle case reali, fino alla fine del 1300.
‘900: diademi e tiare alla ribalta
Diademi e tiare accompagneranno le più grandi firme di gioielli fino alla seconda guerra mondiale, dopodiché conosceranno un secondo inevitabile declino (soprattutto a livello di produzione). Beneficiando però delle nuove tecnologie e dei design dell’Art Deco, nei primi anni del 1900, avremo alcune fra le più famose tiare, come quella di Barbara Hutton, per la quale Cartier utilizzò smeraldi che provenivano dalla collezione della famiglia imperiale russa.
Sicuramente il fatto che il 99% dei diademi si possa riadattare in un gioiello più utilizzabile aiuta. Il fatto che spesso provengano dalle più grandi firme è certamente uno stimolo per i grandi collezionisti.
E le tiare sono quasi sempre associate a persone famose ed illustri: chi non vorrebbe un gioiello con royal provenance… Ma i collezionisti vogliono i diademi soprattutto per quello che rappresentavano 2000 anni fa e rappresentano tutt’oggi.
Due storici diademi in asta a maggio
Nelle prossime aste primaverili, le due case d’asta internazionali più importanti, Christie’s e Sotheby’s (in rigoroso ordine alfabetico), offriranno ai loro clienti due diademi con storie molto importanti.
Da Sotheby’s andrà in asta una tiara di perle naturali e diamanti, fatta dallo storico gioielliere torinese Musy per la famiglia reale Italiana, dove è rimasta per generazioni, fino al 13 maggio.
Christie’s invece il 12 maggio offrirà ai suoi collezionisti un diadema di zaffiri e diamanti che un tempo apparteneva a Maria II del Portogallo. Un ottimo esempio di multi-funzionalità delle tiare.
Due tiare di indubbia qualità, e importanza storica, per le quali i collezionisti di tutto il mondo si daranno battaglia…