Il messaggio lanciato da Jerome Powell il 2 novembre ha fatto perdere quota al mercato azionario Usa, in particolare quello dei titoli tecnologici
Fra i miliardari più ricchi al mondo, ci sono proprio i fondatori di alcuni colossi tech come Amazon e Google, che quest’anno hanno perso un’ampia fetta del loro patrimonio
Con un ribasso finale del 2,5% quella del 2 novembre è stata la peggior seduta post-Fed per l’S&P 500 dal gennaio 2021. Assieme con i ribassi dei mercati, rimangono colpite anche le fortune degli uomini più ricchi al mondo, spesso concentrate in partecipazioni azionarie. Fra le 500 personalità incluse nel Billionaire Bloomberg Index si è osservata, in un solo giorno, una contrazione del patrimonio netto da 59 miliardi di dollari.
In particolare, Elon Musk ha perso 9 miliardi, Jeff Bezos 4,8 miliardi, mentre le perdite patrimoniali dovute ai ribassi dei mercati per Bill Gates, Steve Ballmer, Larry Page, Larry Ellison e Sergey Brin sono state superiori ai 2 miliardi di dollari. La forte concentrazione di imprenditori del settore teconologico nelle prime posizioni della classifica degli uomini più ricchi al mondo è stata particolarmente rilevante nel determinare i movimenti della classifica in questo 2022 di tassi d’interesse crescenti – che penalizzano di più i titoli ad alto potenziale di crescita e innovativi. Solo il 2 novembre il Nasdaq 100, l’indice di riferimento per il settore tecnologico Usa ha perso il 3,4%.
Miliardari top: quanti soldi hanno perso da inizio anno
All’apertura di giovedì il bilancio da inizio anno per questo indice è negativo di oltre il 35%.
Da inizio anno i 500 miliardari più ricchi al mondo hanno visto una contrazione del proprio patrimonio netto da 1.600 miliardi di dollari, ossia una perdita del 20% non distante da quella registrata dall’S&P 500.
In cima alla classifica dei miliardari più danneggiati da questo 2022 compare Mark Zuckerberg, che ha visto un’erosione da oltre 90 miliardi di dollari delle sue fortune in seguito al tracollo di mercato di Meta (ora ha un patrimonio da 35 miliardi). Jeff Bezos, quarto nella classifica generale, è secondo nella graduatoria delle perdite subite da inizio anno, superiori ai 77 miliardi dollari. Segue a poca distanza Elon Musk, che rimane l’uomo più ricco nonostante una perdita da 75,4 miliardi di dollari. Dolorosa anche la caduta dei due fondatori di Google Larry Page e Sergey Brin il cui patrimonio si è ristretto rispettivamente di 46 e 45 miliardi di dollari.
Lo “scoppio della bolla tech”
La maggiore volatilità dei titoli teconologici si è vista anche nell’andamento patrimoniale di numerosi ultra-ricchi, mettendo in evidenza come le loro fortune siano legate a doppio filo al valore di società spesso oggetto di speculazione. Non sono in pochi, infatti, ad aver descritto il 2022 come l’anno in cui una bolla tecnologica è scoppiata. Il mutamento delle politiche monetarie è stato uno dei più importanti elementi alla base di questa inversione di tendenza ancora in fase di svolgimento.
La Federal Reserve, nella sua ultima riunione, ha indicato che il ritmo dei rialzi potrebbe rallentare anche se il tasso d’interesse finale sarà più elevato di quello previsto finora. In generale, parlare di un’interruzione dei rialzi è ancora “prematuro”, ha affermato Powell, smorzando le speranze che l’ultimo rialzo dei tassi sarebbe potuto arrivare a dicembre. Il mantenimento di una politica monetaria restrittiva per un periodo che dovrebbe estendersi per larga parte del 2023 sta penalizzando il settore tecnologico e i fondatori di numerose Big Tech. Nelle prime dieci posizioni della classifica dei miliardari hanno visto un aumento della propria ricchezza solo l’imprenditore indiano Gautam Adani, il cui business è legato al comparto industriale (compresa l’estrazione del carbone, il cui prezzo è aumentato del 128% solo nel 2022).