Possono accedere al credito d’imposta formazione 4.0 tutte le imprese residenti in Italia ma anche le stabili organizzazioni di soggetti non residenti
Giorgetti: “L’obiettivo è creare le condizioni per promuovere un modello di fare impresa in cui il fattore umano sia tutelato e valorizzato”
Potenziato il credito d’imposta formazione 4.0, fino al 70% per le piccole imprese e al 50% per le medie. Una misura, nelle parole del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, volta a “sostenere gli investimenti in formazione e crescita delle competenze digitali dei lavoratori” che rappresenta “uno dei pilastri, insieme a innovazione e ricerca, della strategia messa in campo dal governo per modernizzare l’industria manifatturiera”. Ecco a chi si rivolge, quali sono le spese ammissibili e come accedervi.
Credito d’imposta formazione 4.0: a chi si rivolge
Possono accedere al credito d’imposta formazione 4.0 tutte le imprese residenti in Italia ma anche le stabili organizzazioni di soggetti non residenti. Non incidono natura giuridica, settore economico, dimensione, regime contabile e sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali. Non possono ottenere il credito le aziende in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale o qualsiasi altra procedura concorsuale, oltre a quelle nei cui confronti siano state comminate sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231.
Spese e attività di formazione ammissibili
“L’obiettivo è creare le condizioni per promuovere un modello di fare impresa in cui il fattore umano sia tutelato e valorizzato, anche attraverso un efficace sistema di certificazione delle attività formative”, spiega ancora Giorgetti. “È infatti importante per il futuro del Paese fornire una risposta adeguata alla domanda di maggiori competenze professionali che dovranno accompagnare la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi”, aggiunge. Di conseguenza, le spese ammissibili riguardano quattro ambiti: quelle di personale relative ai formatori in merito alle ore di partecipazione alla formazione; i costi di esercizio connessi a formatori e partecipanti alla formazione (come spese di viaggio, materiali e forniture riguardanti direttamente il progetto in questione); i costi dei servizi di consulenza; le spese di personale relative ai partecipanti alla formazione e infine quelle indirette (generali, amministrative o di locazione) per le ore durante le quali i partecipanti hanno preso parte alla formazione.
Quanto invece alle attività formative ammissibili si parla di vendite e marketing, informatica, tecniche e tecnologie di produzione. Le tematiche dovranno riguardare:
- big data e analisi dei dati;
- cloud e fog computing;
- cyber security;
- simulazione e sistemi cyber-fisici;
- prototipazione rapida;
- sistemi di visualizzazione, realtà virtuale e realtà aumentata;
- robotica avanzata e collaborativa;
- interfaccia uomo macchina;
- manifattura additiva (o stampa tridimensionale);
- internet delle cose e delle macchine;
- integrazione digitale dei processi aziendali.
Come funziona il credito d’imposta e come accedervi
Come anticipato in apertura, viene riconosciuto alle imprese un credito d’imposta potenziato dal 50 al 70% delle spese ammissibili per un massimo di 300mila euro annui per le piccole imprese e dal 40 al 50% delle spese ammissibili per un massimo di 250mila euro annui per le medie imprese. Quanto alle grandi imprese resta al 30% delle spese ammissibili per un massimo ancora una volta di 250mila euro annui. “Il credito d’imposta deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui sono state sostenute le spese e in quelle relative ai periodi d’imposta successivi fino a quando se ne conclude l’utilizzo”, si legge sul sito del Mise. Ed è utilizzabile in compensazione a partire dal periodo d’imposta successivo al sostenimento delle spese ammissibili mediante presentazione del modello F24 tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate. Ricordiamo che il decreto attuativo firmato dal ministro Giorgetti in merito al potenziamento del credito d’imposta formazione 4.0 è stato inoltrato alla Corte dei Conti per la registrazione. L’entrata in vigore è prevista successivamente alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale.