Il gruppo Credem ha chiuso il semestre con 323,8 milioni di utile, in aumento dell’8,4%, con un incremento dell’1,2% nel secondo trimestre e un contribuito da wealth e private pari a oltre 102 milioni. Tra le fonti di ricavo, il margine finanziario ha avuto una leggera flessione nel secondo trimestre, ma un aumento del 13,1% nel semestre; calo più marcato per il margine dei servizi, a -8,3% nel trimestre, mentre resta un aumento del 3,6% nella prima metà dell’anno. Sempre nel semestre, le commissioni nette sono salite del 5,6% a 356,4 milioni (di cui 251,4 milioni di commissioni da gestione e intermediazione in aumento del 9,3%) e 105 milioni di commissioni da servizi bancari (in calo del 2,1%).
Il titolo quotato a Piazza Affari ha visto un’apertura robusta, ma poi è rientrato sotto la parità nel corso della seduta – debole per tutto il listino milanese.
Credem, il punto sulle entrate commissionali
“Continua l’ottima dinamica delle componenti di ricavo ricorrenti che quindi definiamo Core, che raggiungono quasi 472 milioni di euro. Se teniamo conto delle attese di riduzione dei tassi di interesse, mi aspetto un contributo e un supporto alla redditività del gruppo sempre maggiore da parte delle componenti commissionali”, ha dichiarato in conference call il dg di Credem, Angelo Campani.
“Le commissioni di gestione registrano un ottimo risultato, soprattutto se consideriamo le limitate commissioni di collocamento in questo trimestre (che invece avevano caratterizzato con maggiore intensità il primo trimestre dell’anno). Questo conferma l’ottima ripresa dei volumi di gestito che probabilmente, in termini di capitali medi, darà ancora più vantaggio nel corso dei prossimi trimestri”, ha aggiunto Campani. Da wealth e private banking, “ci aspettiamo un risultato sempre più importante e, in effetti, nel primo semestre 2024 questo utile netto complessivo si attesta a 102 milioni di euro, rappresentando circa il 32% dell’utile di gruppo”.
Nei primi sei mesi del 2024, le consistenze patrimoniali della clientela sono aumentate del 9,6%, con un effetto mercato positivo pari a circa +2,8% e un contributo molto positivo della raccolta netta, pari a +1,3 miliardi di euro, si legge nei dati pubblicati dalla banca emiliana.
Torna in territorio verde la raccolta gestita
“La raccolta gestita è tornata in area positiva. Come da aspettative, grazie all’ottima produzione dell’ultimo trimestre e dopo che l’elevato livello dei rendimenti aveva orientato nei mesi precedenti le scelte della clientela su prodotti di amministrata o di deposito a tempo”, ha affermato Campani.
Per contestualizzare il recupero della raccolta gestita, dopo mesi di rosso, Campani ha ricordato il rafforzamento della banca private Credem Euromobiliare e Private Banking “e il focus sui nostri clienti e in particolare sulla consulenza… credo che il modello di servizio che abbiamo in campo, la capacità di attrarre professionalità anche dal mercato e le piattaforme che abbiamo messo a disposizione dei nostri banker e dei nostri consulenti finanziari ci consentiranno, assieme alla discesa dei tassi, di continuare a fare bene su questa grandezza”.
Notando poi anche una positiva raccolta di nuovi depositi, Campani ha precisato che “la raccolta diretta per noi rappresenta anche un volano di acquisizione di nuova clientela che ci permetterà di… traghettare in futuro queste masse verso il mondo del risparmio gestito, continuando ad affiancare i nostri clienti nelle scelte di investimento e nella realizzazione dei progetti”, ha concluso Campani.