Il gruppo Credem ha chiuso i primi nove mesi del 2022 con un utile di 222,6 milioni di euro, in crescita del 23,5% se si esclude l’apporto contabile dell’acquisizione di CaRi Cento (che aveva influenzato l’utile di 95,5 milioni l’anno scorso). Il conto economico consolidato riclassificato ha mostrato un aumento del margine d’intermediazione a 1,041 miliardi (+9,7%), ma anche un aumento dei costi operativi del 2,4% a 584,1 milioni. Il risultato lordo di gestione è, dunque migliorato, del 20,7% a 457,5 milioni, per effetto soprattutto del miglioramento del margine finanziario. Il rapporto costi/ricavi è migliorato dal 60,1% al 56,1%, mentre il Roe si è ridotto dall’8,7 a al 6,9%.
In miglioramento anche il rapporto fra sofferenze e impieghi, mentre la solidità patrimoniale del gruppo si è mantenuta al di sopra dei requisiti Bce con un Cet 1 fully loaded al 13,68%.
Per i prossimi mesi Credem ha dichiarato che “la prosecuzione della crescita dei tassi, attesa per l’ultimo trimestre 2022, dovrebbe sostenere il margine finanziario e compensare le commissioni nette indebolite dalla volatilità dei mercati azionari”. Inoltre, “in un contesto di rischio di credito complessivamente contenuto, si potranno iniziare a registrare gli effetti del peggioramento della situazione economica di famiglie e imprese e dello scenario macro sul costo del credito”.
Nelle prime ore di seduta a Piazza Affari, l’11 novembre, il mercato ha reagito in modo ondivago sul titolo Credem, sceso sotto la parità prima di recuperare ampiamente con un rialzo superiore all’1% dopo mezzogiorno.
Private banking e wealth management sotto i riflettori
Il gruppo ha ricordato la sua strategia nel ramo private banking, che ha visto lo scorso luglio la presentazione di una nuova società dedicata, “Credem – Euromobiliare Private Banking”, nata dall’unione della controllata Banca Euromobiliare dalla struttura di private banking di Credem. La nuova società, che diverrà operativa “nel primo scorcio del 2023” potrà contare su masse complessive pari a 37,7 miliardi di euro ed oltre 680 professionisti. L’obiettivo di questa operazione, definita come una tappa decisiva, “è rafforzare ulteriormente la specializzazione dei canali e delle strutture di supporto ai clienti ‘private’, incrementare il livello di servizio offerto anche grazie alle sinergie con le società prodotto del Gruppo”.
Per quanto riguarda, invece, il wealth management è in partenza da questo novembre l’adozione di una piattaforma tecnologica da parte di tutte le reti del gruppo, che permetterà di analizzare il patrimonio del cliente in modo dinamico. Tale analisi si basa su una una pluralità di indicatori fra cui la composizione dei prodotti di investimento ed il contesto di mercato e si estende anche al patrimonio immobiliare, alle partecipazioni aziendali, alla gestione dell’asse ereditario e all’ambito assicurativo. L’obiettivo, ha spiegato la banca emiliana, “è identificare le strategie di investimento ed ottimizzazione per il cliente con proposte personalizzate, anche su base giornaliera, sempre attraverso il lavoro del consulente, sulle possibili variazioni da implementare”. Il nuovo modello di servizio è gestito da Euromobiliare Advisory Sim.
Sul fronte assicurativo, invece, Credem ha “accelerato lo sviluppo della gamma prodotti sia nel ramo danni sia nel ramo vita per poter offrire soluzioni sempre più coerenti con i bisogni emersi dopo la pandemia” e nei prossimi mesi intende amplificare “questa tendenza estendendola ai prodotti di previdenza complementare”.
Capitolo assunzioni: 300 entro fine anno
Credem nei primi nove mesi ha effettuato 233 assunzioni e prevede di arrivare a quota 300 entro dicembre. In particolare 45 delle professionalità già reclutate sono andate a potenziare l’Area Futuro, struttura che comprende le funzioni organizzazione, innovazione, sistemi informativi e Credemtel, società tecnologica del gruppo specializzata nei servizi digitali alla clientela. Il conto totale del personale del gruppo arriverà a quota 6.400 con un totale di 1.500 assunzioni negli ultimi cinque anni.
“Il gruppo ha mostrato ancora una volta la capacità di guardare avanti per continuare ad essere un vero punto di riferimento per i clienti, investendo con decisione per la costante evoluzione del modello di servizio e degli strumenti di relazione con i clienti, in ottica omnicanale, digitale e sostenibile, mantenendo nel contempo al centro la relazione con le persone”, ha dichiarato Nazzareno Gregori, Direttore Generale Credem, “gli eccellenti risultati approvati oggi sono la testimonianza della validità di questo percorso che seguiremo anche in futuro, nel solco della strategia di sviluppo del Gruppo basata sull’impegno ad orientare azioni, priorità e progetti in funzione del benessere di clienti, dipendenti, azionisti e collettività in generale”.