Le perdite legate alla pandemia di coronavirus continuano ad aumentare. E questo porta alla quasi certezza che la cifra di 23,7 miliardi di dollari aumenterà
Munich Re è salita al secondo posto con perdite totali di 2,725 miliardi, seguita da Swiss Re con 2,5 miliardi, Axa con 1,47 miliardi e poi Allianz 1,415 miliardi.
Alcune società hanno però iniziato a preannunciare il colpo della pandemia e messo in guardia sulla redditività. Tra queste, troviamo uno dei più grandi riassicuratori, Munich Re, che ha aggiunto 800 milioni di dollari alle perdite causate dalla pandemia per il terzo trimestre. Hanno aggiornato in senso negativo le stime per le perdite anche Arch, AXIS, Travelers, Argo, RLI e WR Berkley.
Da non dimenticare quanto riferito dai Lloyd’s di Londra, che hanno fatto registrare un nuovo massimo di 3,9 miliardi di dollari. I Lloyd’s avevano annunciato in precedenza un range con un valore medio di 3,65 miliardi di dollari, ma, come sottolineato dalla ricerca, i dati netti del I semestre includono un dato previsionale sulle perdite di 780 milioni di dollari a venire, con un recupero riassicurativo ipotizzato del 40%.
La classifica
Dopo il suo annuncio Munich Re è salita al secondo posto con perdite totali di 2,725 miliardi, seguita da Swiss Re con 2,5 miliardi, Axa con 1,47 miliardi e poi Allianz 1,415 miliardi. L’unica altra compagnia che ha registrato delle perdite di oltre 1 miliardo di dollari, ad oggi, è Chubb, con un totale di 1,37 miliardi di dollari.
Se poi si vuole estendere lo sguardo alla Top10 in questa troviamo anche Zurich con 750 milioni di dollari, Aig con 730 milioni di dollari, Hannover Re con 705 milioni di dollari e Qbe con 600 milioni di dollari. Ovviamente questa classifica resta provvisoria dato che non sono ancora uscite tutti i dati del terzo trimestre. E dunque potrebbero entrare nella classifica anche altre società che al momento non sono incluse, specifica il report.
“Siamo fermamente convinti che il terzo e quarto trimestre riveleranno un ulteriore aumento delle stime di perdita. La situazione prolungata di Covid-19 farà scattare ulteriori coperture per la cancellazione degli eventi nel 2021. Le potenziali perdite Gtpl e D&O non sono state ancora notificate in modo significativo e estenderanno ulteriormente la coda del modello di sviluppo delle perdite. La sentenza della Corte di giustizia avviata da Fca nel Regno Unito aggiungerà molto probabilmente alle stime delle perdite in corso. I potenziali interventi dei policy maker negli Stati Uniti per costringere le assicurazioni della BI a rispondere alle interruzioni di attività legate alla Covid-19 sono ancora incerti. Finora i tribunali statunitensi hanno deciso per lo più a favore degli assicuratori, con poche eccezioni”, conclude il report.