I 55 chilometri di costa a nord est dell’isola, noti come Costa Smeralda, sono da almeno 60 anni (da quando Karim Aga Khan se ne innamorò) una delle mete più ambite dal turismo internazionale high end interessato anche agli investimenti immobiliari.
Oggi, dopo il leggero (la Costa Smeralda ha sofferto molto meno di altre zone) contraccolpo dei lockdown e con la pandemia in conclusione, gli uhnwi di tutto il mondo stanno tornando ad acquistare in Costa Smeralda (i dati sono di Knight Frank). Nel 2020 le vendite di ville e complessi immobiliare nell’area erano state solo 90: nel 2019, 312. La curva ha ricominciato a salire nel 2021, con 137 transazioni registrate. Il 2022 promette ancora meglio. Nel primo semestre si sono vendute 82 ville, una dal record stellare: un imprenditore cinese ha comprato lo scorso maggio 2022 una magione per la bellezza di 80 milioni di euro.
Circondata da ettari di parco, la villa è stata venduta da Immobilsarda. L’acquirente non ha battuto ciglio sul prezzo: non c’è stata contrattazione. Forse i prossimi mesi sveleranno la sua identità misteriosa. Forse. Perché non si sa nemmeno chi sia stato il venditore: l’agenzia si trincera dietro un “uomo europeo”. In generale, sempre secondo quanto rilevato da Knight Frank, il prezzo al metro quadro di una villa in Costa Smeralda oscilla fra i 18.000 e i 22.000 euro.
C’è penuria di ville quotate nella fascia “popolare” fra 2,5 e i cinque milioni di euro, fanno sapere al Ft le agenzie immobiliari del lusso attive nella zona. La platea dei compratori è interessata – oltre che ad avere a disposizione per sé una casa in un luogo ameno di vacanza – a investire. Le ville disseminate fra Pitrizza, Cala di Volpe e Porto Rotondo risultano appetibili per la locazione al turismo di fascia alta: sono armonizzate con il paesaggio, non lo deturpano. E il loro valore è destinato ad aumentare, grazie alle restrizioni per la costruzione di nuovi immobili.
I cambiamenti di stile di vita avutisi in seguito alla pandemia hanno giovato all’economia dell’area. La tradizionale stagione estiva si è estesa: la gente resta più a lungo, anche per lavorare a distanza in un luogo gradevole. Da novembre 2021, gli affitti brevi in Costa Smeralda hanno superato quelli del corrispondente periodo ante covid (2019. Dati AirDNA). Al di là della modaiola Porto Cervo e dintorni, stranieri e italiani sono alla ricerca della “Sardegna più autentica”, e mostrano interesse nei confronti di luoghi come Budoni e San Pantaleo. Alghero, sulla costa nord occidentale dell’isola, esercita sempre il suo fascino: dopo lo stop dei voli di Ryan Air nel 2016 era uscita dalle rotte del turismo internazionale, ma vi ritornerà presto: la compagnia ha annunciato il suo ritorno nella cittadina sarda.
I russi contavano per il 20% del mercato. Oggi, con le sanzioni imposte al loro paese in seguito all’invasione dell’Ucraina, quella fetta non c’è più, ma è stata compensata dall’arrivo di turisti Usa.