Il 40% degli investitori nel 2020 non sapeva di pagare il servizio di consulenza ricevuto
In generale, la Consob ha confermato che l’educazione finanziaria degli italiani resta limitata sebbene in lieve miglioramento
In generale, la Consob ha confermato che l’educazione finanziaria degli italiani resta limitata sebbene in lieve miglioramento. La quota di intervistati che risponde correttamente alle domande sulle conoscenze finanziarie di base oscilla dal 38% (concetto di diversificazione) al 60% (rapporto rischio-rendimento). L’aspetto però su cui gli intervistati vorrebbero ricevere maggiori informazioni riguarda il “come investire i propri risparmi” e in questo dimostrano fiducia negli intermediari finanziari più che in chiunque altro. E infatti, secondo i dati interni di Moneyfarm, il tempo trascorso dai consulenti al telefono è cresciuto del 75%, rispetto al 2019, e anche gli scambi via mail e chat sono significativamente aumentati (+43%).
Il consulente è però una figura chiave nell’economia italiana. Stando agli ultimi dati, a ottobre 2020 il debito pubblico è arrivato a quota 2.587 miliardi e la liquidità a più di 1.700 miliardi. Al di là delle azioni con cui lo Stato cerca, da un lato, di fare cassa e, dall’altro, di stimolare i consumi e un utilizzo più efficiente della ricchezza, la liquidità è sempre più un asset da valorizzare e sfruttare. Oltre alle opportunità che si possono trovare nell’investire, bisogna tenere presenti i tassi negativi, i potenziali rischi (specialmente per importi rilevanti) e i costi (anche fiscali).
La liquidità eccessiva caratterizza però tendenzialmente tutti quei soggetti che non si avvalgono di un consulente. Infatti, sottolinea la Consob, chi investe i propri risparmi con la guida di un consulente tende a lasciare in liquidità una quota meno importante del proprio patrimonio. Secondo dati Moneyfarm, fissare un appuntamento con il consulente raddoppia le probabilità che un cliente inizi effettivamente a investire e, a parità di patrimonio dichiarato, porta a un investimento iniziale medio superiore del 40% circa. Dare continuità nel tempo a questa relazione, inoltre, rende il cliente più fedele ai suoi obiettivi di investimento e più incline a incrementare l’investimento nel tempo: gli investimenti aggiuntivi annuali sono 3.5 volte superiori (sempre a parità di patrimonio dichiarato).