- Secondo il ministero dell’Istruzione e del merito, solo lo scorso anno il costo medio associato all’educazione è salito da 130mila a 135mila euro
- Luca Lixi, founder e ceo di Plannix: “Il miglior momento per iniziare a investire per il futuro dei propri figli è ancora prima della loro nascita”
Quando si pensa al futuro formativo dei propri figli o delle proprie figlie, si tende a riflettere sul percorso universitario: studieranno in Italia o all’estero? Opteranno per un ateneo pubblico o privato? Avrò sufficienti risorse per garantire loro la migliore istruzione? Nel caso di futuri o neo genitori, a volte, sembrano domande premature. Ma la verità è che sostenere la formazione di un figlio può essere costoso fin dal nido.
Quanto costa studiare nelle migliori università
Secondo alcuni dati raccolti dal ministero dell’Istruzione e del merito, lo scorso anno il costo medio associato all’educazione dei figli – dall’asilo all’università appunto – è salito da 130mila a 135mila euro. Si parla, in altre parole, di una crescita del 3,7%. Se poi si guarda all’istruzione universitaria, come recentemente analizzato da Consultique Scf per We Wealth, studiare nei migliori atenei italiani può significare sostenere una spesa che sfiora i 100mila euro (incrociando diverse variabili, dalla durata del corso di laurea al vitto, includendo anche i trasporti pubblici). L’Osservatorio sui costi associati all’istruzione di Plannix, piattaforma di consulenza finanziaria indipendente iscritta all’albo Ocf e fintech company nata nel 2022 a San Francisco da un’idea di Luca Lixi, evidenzia tra l’altro come l’esborso per finanziare un intero ciclo universitario può toccare i 500mila euro se si opta per una delle più prestigiose università private a livello mondiale come la London school of economics o la Columbia university di New York.
Come investire per la formazione dei figli
Insomma, è indispensabile organizzarsi per tempo. Ma come? Plannix ha costruito una guida all’investimento nell’istruzione dedicata alle famiglie, sottolineando innanzitutto come sia indispensabile un’analisi puntuale della propria situazione patrimoniale che consideri entrate, uscite, risparmi e investimenti per individuare gli strumenti finanziari più adatti. Fatta questa premessa, i più versatili individuati dalla fintech sono tre: un portafoglio di Etf diversificati, un buono postale dedicato ai minori e un fondo pensione aperto. Il primo viene indicato per chi ha un orizzonte temporale di lungo termine e intende mantenere il controllo del denaro anche dopo il raggiungimento della maggiore età del figlio o della figlia. “La soluzione ideale per impostare un portafoglio di investimenti di questo tipo ed eventualmente attivare anche un pac (ovvero un piano di accumulo capitale, una modalità di sottoscrizione di uno o più strumenti finanziari attraverso il versamento periodico di capitale, ndr) è un deposito titoli in regime amministrato che può essere anche cointestato tra i due genitori”, dicono gli esperti.
Buono postale dedicato ai minori: come funziona
Altro caso quello del buono postale, strumento finanziario in cui la somma iniziale viene vincolata fino al 18esimo anno di età del figlio o della figlia. Tale capitale può essere eventualmente riscattato in anticipo attraverso un’autorizzazione del giudice tutelare, pena la rinuncia a gran parte del rendimento. Il buono postale può essere tra l’altro sottoscritto non solo da un genitore ma anche da un parente o un amico che intende regalarlo al minore. L’ultima opzione, meno direttamente legata all’istruzione, è quella del fondo pensione aperto: permette infatti ai genitori di iscrivere i propri figli alla previdenza complementare e di versare contributi deducibili dal reddito anche per i minori a carico. In questo modo, una volta raggiunta la maggiore età, i beneficiari potrebbero aver accumulato fino a 18 anni di anzianità contributiva, con tutti i vantaggi fiscali connessi.
Quando iniziare a investire per il futuro dei figli
“Il miglior momento per iniziare a investire per il futuro dei propri figli è ancora prima della loro nascita”, osserva Luca Lixi, founder e ceo di Plannix. “Spesso tanti neo genitori investitori si dimenticano che per questo obiettivo hanno dalla loro parte un alleato inestimabile: il tempo. Una buona parte del denaro per la formazione dei propri figli sarà infatti utilizzata per la formazione superiore, ossia quando il figlio sarà già maggiorenne. Questo significa che ogni genitore ha almeno un orizzonte temporale di 18/20 anni a disposizione per finanziare con i propri capitali e con il risparmio periodico un portafoglio ben diversificato che può e deve avere una componente azionaria molto consistente”.