Anche se non ci sono dati ufficiali, gli addetti ai lavori ritengono che la gran parte degli Etf acquistati dai piccoli risparmiatori non venga comprata in banca. In breve, i meccanismi di remunerazione che le case di gestione di fondi utilizzano per compensare la distribuzione dei loro prodotti finiscono per scoraggiare i consulenti finanziari e i bancari dal raccomandare questi prodotti. Chi ha qualche conoscenza finanziaria più approfondita e vuole gestire in prima persona i propri risparmi, tuttavia, graviterà proprio attorno a questa tipologia di fondi quotati in Borsa per almeno due ragioni.
Primo: i dati dimostrano che i costi ricorrenti inferiori degli Etf aiutano a migliorare le performance a lungo termine, in quanto statisticamente la gestione attiva dei fondi non riesce a battere i mercati per un elevato numero di anni consecutivi.
Secondo: gli Etf, dal momento che replicano gli andamenti di indici azionari e obbligazionari, è possibile conoscere con certezza su quali titoli si sta investendo (la composizione degli indici è nota). Anche investendo un capitale contenuto, con gli Etf è così possibile costruire un portafoglio diversificato pagando meno commissioni e trattenendo più denaro sulle performance.
Le vie per acquistare Etf sono principalmente due:
- Aprendo un conto titoli, presso un intermediario bancario o una piattaforma online. Vantaggi: massima flessibilità, costi minimi. Svantaggi: nessuna guida professionale.
- Acquistare Etf “a pacchetto” attraverso un robo advisor. Vantaggi: costruzione del portafoglio assistita, talvolta possibilità di confronto professionale. Svantaggi: meno personalizzazione e costi superiori. Esempi: Moneyfarm, Euclidea, Revolut, Tinaba.
In questo approfondimento ci occuperemo della prima famiglia di opzioni, quella che permette di gestire in completa autonomia i propri investimenti.
Comprare Etf in banca
Se si preferisce avere la sicurezza di un interlocutore consolidato, magari lo stesso istituto di credito presso il quale si ha un conto corrente, acquistare Etf in banca è una valida opzione – a fronte di costi di transazione e costi fissi superiori. Chi possiede già un conto titoli, magari perché ha dei Btp o altri titoli in portafoglio potrà servirsi del proprio home banking per acquistare gli Etf che desidera: sarà sufficiente munirsi del relativo codice ISIN, la sigla che identifica il prodotto.
I costi fissi per detenere un conto titoli con Etf al proprio interno sono di 160 euro annui per le due principali banche italiane, per fare un esempio. A questi costi, dovranno essere aggiunti quelli applicati per ogni transazione di acquisto o vendita di Etf.
Chi si rivolge allo sportello, di solito, dovrà pagare di più: ad esempio, Unicredit applica un costo pari all’1,25% del controvalore scambiato e un costo fisso minimo di 22,50 euro – si scende allo 0,4% e 11,50 euro minimi se si acquista l’Etf tramite home banking. Per Intesa Sanpaolo un Etf domiciliato all’estero (il caso più frequente) si pagano almeno 26 euro a transazione in filiale (e comunque lo 0,6%) e un minimo di 11 euro da home banking (0,24%). Considerando i costi fissi e di transazione più elevati, chi dovesse avere un piccolo portafoglio potrebbe optare per i conti titoli online.
Comprare Etf presso altri intermediari italiani
I conti titoli online possono essere offerti da soggetti assai diversi fra loro. Ci sono banche vere e proprie come Fineco, società di intermediazione mobiliare come Directa Sim, ma anche soggetti esteri non bancari come Scalable Capital o DeGiro. Una prima differenza sostanziale fra le società che forniscono servizi di conto titoli italiane e straniere è che nel primo caso potranno incaricarsi di pagare come sostituti d’imposta le tasse dovute sulle plusvalenze (regime amministrato).
Se si opterà per un broker estero, anche se in qualche caso i costi saranno più bassi, si dovrà procedere autonomamente a inserire le plusvalenze nella dichiarazione dei redditi, un onere importante che i meno esperti potrebbero voler evitare .
Ad accomunare i conti titoli online è generalmente il fatto che non venga applicato alcun costo fisso annuo per detenere azioni ed Etf, a differenza dei conti offerti dalle maggiori banche tradizionali.
Fineco applica costi di transazione pari allo 0,19% con un range minimo e massimo compreso fra 2,95 e 19 euro. Directa Sim, un altro servizio che permette di delegare il versamento delle tasse dovute, applica anch’essa una commissione dello 0,19% con una forchetta leggermente più bassa compresa fra 1,5 e 18 euro (per gli ordini fino a 500mila euro). Si può anche optare per una commissione semplice pari a 5 euro per ordine eseguito entro i 500mila euro. Anche il robo advisor ibrido Moneyfarm ha lanciato un servizio di conto titoli senza costi fissi per l’apertura e il mantenimento: in questo caso, le commissioni sono solo fisse, 3,95 euro per gli Etf italiani e 5,95 euro per quelli esteri e uno 0,7% di commissione se lo strumento è denominato in una moneta diversa dall’euro.
Ricorrere a intermediari esteri
I broker esteri portano ancora più in basso i costi di transazione. DeGiro, ad esempio, applica un costo di transazione fisso di 1 euro per la selezione di Etf “core”, mentre per gli altri si pagano 2 euro. Un altro popolare attore estero, Scalable Capital, prevede costi di transazione di 0,99 centesimi per il programma Free Broker. La banca tedesca Trade Republic, invece, unisce ai costi di transazione pari a 1 euro per Etf, la possibilità di ricevere un interesse del 4% sulle giacenze di liquidità depositate sul conto.
Se si pensa di non avere problemi a presentare la propria dichiarazione dei redditi, anche per la fiscalità degli investimenti, questi operatori esteri sono, ad oggi, i meno cari: se in filiale si potevano pagare anche 26 euro per comprare un Etf di piccolo taglio, con i broker esteri il costo scende a 1 euro – e senza dover sostenere alcun costo fisso per tenere aperto il conto. A metà strada, in termini di costi, ma anche di prossimità con la clientela italiana e comodità per la dichiarazioen dei redditi, si pongono gli intermediari online domiciliati in Italia.