Diamante blu Golconda da (almeno) 50 milioni di dollari ritirato dall’asta di Christie’s a Ginevra
Avrebbe dovuto incassare (almeno) 50 milioni di dollari, in una gara che, contro il rivale “Mediterranean Blue” di Sotheby’s, non avrebbe avuto partita. Forse avrebbe riscritto la classifica dei diamanti colorati più costosi della storia: secondo alcuni esperti della materia infatti avrebbe potuto raggiungere una quotazione superiore ai 100 milioni. Avrebbe. Ma la vendita del diamante blu Golconda da 23,24 carati che si sarebbe dovuta tenere il 14 maggio 2025 nella prestigiosa asta di gioielli di Christie’s a Ginevra (Magnificent Jewels), non avrà luogo: la gemma è stata ritirata dal mercato. Un duro colpo – anche di immagine – per la casa d’aste britannica, che tanto aveva investito, anche in marketing, per presentare al pubblico questa meraviglia della natura.

Perché questa pietra Golconda vale tanto?
Non si tratta della sola bellezza in sé della pietra, il più grande diamante fancy vivid blu ad essere mai stato messo in asta. La gemma era infatti incastonata in un anello del designer fuoriclasse della gioielleria contemporanea, JAR, autentica star delle aste di gioielli più prestigiose.

Una provenienza reale
Al di là delle indubbie qualità intrinseche e artistiche della pietra, bisogna aggiungere che il diamante ha acceso così tanto la curiosità e le brame del “mondo dei diamanti” per la sua affascinante provenienza reale indiana. Appartenne infatti a Sanyogitabai Devi (1914 – 1937), la maharani di Indore, regina (e socialite) a 10 anni moglie del maharaja Yashwant Rao Holkar II dello stato di Indore, 16enne all’epoca del matrimonio. Fu una delle figure femminili più fotografate da Man Ray, attuale detentore della fotografia più costosa mai venduta in asta. Il “sigillo” della leggendaria miniera di Golconda ha poi fatto il resto: è in questo sito indiano ormai chiuso che sono affiorati i diamanti più grossi e importanti di tutta la storia dell’umanità.

Perché Christie’s non vende più il diamante blu Golconda da 23,24 carati?
Tuttavia, la proprietà ha deciso di ritirare il diamante dalla vendita. Forse proprio per l’enorme attenzione suscitata in collezionisti e investitori, «un notevole interesse di mercato e molta eccitazione a livello globale» stando a quanto si apprende da Christie’s, il proprietario ha deciso di vendere il diamante a un membro della famiglia. Chissà se il prezzo verrà reso noto.

Non solo il diamante blu Golconda: gli altri casi di pietre preziose ritirate da aste prestigiose
Tuttavia, non è la prima volta che una casa d’aste ritira un “pezzo forte” dal catalogo di vendita poco prima della data dell’incanto. Solo per fare qualche esempio, nel novembre 2022, Christie’s aveva ritirato un diamante taglio smeraldo da 13,15 carati, “fancy vivid pink”, purezza VVS1, con una stima alta di 35 milioni di dollari, destinato a essere il pezzo principale della sua asta Magnificent Jewels a New York. Una specie di giallo: successivamente sarebbe emerso che la pietra aveva una provenienza presumibilmente illecita.
Nel 2024, Sotheby’s ritirava il pezzo più importante della sua asta Magnificent Jewels and Nobles Jewels a Ginevra, sempre per volontà del venditore. La pietra taglio brillante quadrato con angoli arrotondati, nota come “diamante Allnatt” e incastonata in una spilla di Cartier, aveva una stima che si aggirava nella regione dei 6,5 milioni di franchi svizzeri (7,2 milioni di dollari).
La rivincita del Mediterranean Blu
Nel frattempo, l’altro stupefacente diamante blu sarà comunque offerto nell’asta della rivale Sotheby’s a Ginevra. Il “Blu Mediterraneo”, un diamante taglio brillante modificato a cuscino da 10,03 carati, “fancy vivid blue”, purezza VS2, tipo IIb, è infatti ancora in lizza. Il rostro per la vendita di questa gemma di tutto rispetto si attiverà nell’asta di alta gioielleria del 13 maggio 2025, sempre a Ginevra. La casa d’aste ha previsto il raggiungimento di una cifra “nella regione” dei 20 milioni di dollari, ma gli esperti ritengono che possa arrivare fino a 30 milioni. E il ritiro dal mercato dell’incredibile diamante blu di Golconda potrebbe rappresentare un incentivo a un ulteriore innalzamento della quotazione.