Btp e Cct, le nuove emissioni di fine maggio

Il Ministero dell’Economia ha annunciato le caratteristiche di tre Btp e due Cct che andranno in asta il prossimo 30 maggio, per un controvalore massimo di 9,5 miliardi al netto dell’asta supplementare. Si tratta di titoli con scadenze che vanno dai cinque ai dieci anni.

Per prenotare i Btp e i Cct c’è tempo fino al 29 maggio e sarà possibile presentare la richiesta presso gli sportelli postali e bancari, così come mediante il proprio home banking abilitato alle funzionalità di trading.
Si ricorda che le cedole presentate nella seguente tabella non corrisponderanno necessariamente al rendimento complessivo del Btp, che sarà determinato anche dal prezzo di aggiudicazione in asta (che potrà essere più basso o più alto del prezzo di rimborso a scadenza).

Btp e Cct, le funzioni in portafoglio

I Btp che verranno proposti dal Tesoro nella prossima asta del 30 maggio 2024 hanno una durata minima di cinque anni: il che presuppone un investitore che abbia un medio orizzonte di investimento, tenendo conto che di norma si dovrebbe scegliere la scadenza in modo da farla combaciare con il momento in cui il capitale investito dovrebbe rendersi nuovamente disponibile.

Come approfondito in questo articolo, il Cct (o meglio, Ccteu) è un titolo di Stato la cui cedola non è fissa, ma variabile a seconda dell’andamento del tasso Euribor, quello che solitamente determina anche le rate dei mutui variabili. Di conseguenza, questo titolo tende a seguire in modo più fedele il costo del denaro: questo contribuisce a contenere la volatilità del prezzo dell’obbligazione, rendendo un po’ meno rischiosa la sua eventuale vendita in anticipo sulla scadenza. Il rovescio della medaglia e che, a differenza del Btp, non è possibile fare una previsione esatta di quello che sarà il rendimento a scadenza, dal momento che dipenderà dall’andamento del tasso Euribor.