I settori bancario e assicurativo hanno dominato la classifica dei migliori titoli dell’anno fra quelli quotati a Piazza Affari, evidenziando il loro ruolo trainante nel panorama finanziario italiano. Tuttavia, come sempre, le performance del passato non possono essere considerate un indicatore certo per il futuro, anche se il posizionamento dei gestori di fondi europei sembra riflettere un’aspettativa che i vincitori del 2025 potrebbero in larga misura coincidere con quelli del 2024.
Osservando la classifica dei migliori titoli azionari italiani, il podio è dominato da Unipol, Mps e Bper, con altre quattro banche e assicurazioni che completano una top ten in cui il settore finanziario detiene il 70% delle posizioni. Nonostante il calo dei tassi avviato nel 2024, le banche tradizionali continuano a beneficiare di una redditività superiore rispetto alle reti, con FinecoBank (17esima posizione) che è la prima fra queste ultime a comparire in classifica.
Fra i titoli non finanziari, invece, spiccano Leonardo (quarta posizione), Saipem (quinta) e Prysmian (ottava), a conferma della competitività del settore industriale ed energetico italiano. Questi risultati dimostrano come, nonostante il predominio del comparto finanziario, esistano nicchie di eccellenza anche in altri settori.
L’analisi dei posizionamenti dei gestori
Come si confrontano i risultati delle azioni migliori del 2024 con il posizionamento dei gestori di fondi? Secondo il più recente monitoraggio dei fund manager europei realizzato da Bank of America a dicembre, i gestori hanno sovra-ponderato il settore delle utility, che risulta in testa sia rispetto alla storica esposizione media che in termini assoluti. Questo posizionamento riflette la percezione delle utility come un settore difensivo, in grado di offrire stabilità e buoni dividendi in contesti economici difficili. Hera e A2A, le migliori utility italiane nel 2024, hanno registrato performance attorno al 15% (esclusi i dividendi), piazzandosi rispettivamente al 19esimo e 20esimo posto.
Anche banche e assicurazioni si trovano ai primi posti nel sovrappeso di portafoglio riferito dai gestori, con il 42% di questi che considera il settore bancario ancora attraente nonostante il rally degli ultimi anni. Tuttavia, una quota quasi altrettanto ampia ritiene che le performance del comparto si appiattiranno, evidenziando un certo scetticismo sulla capacità del settore di mantenere ritmi di crescita così elevati.
Opportunità e rischi settoriali
Le analisi settoriali, per quanto utili, non sono prive di eccezioni. Ad esempio, nonostante il comparto automotive sia uno dei meno apprezzati dai gestori di fondi europei, Ferrari è riuscita a distinguersi posizionandosi tra le migliori azioni italiane del 2024. Questo evidenzia come, in ogni settore, ci siano opportunità per aziende con modelli di business solidi e brand forti.
Le prospettive per l’azionario europeo nel 2025 restano generalmente poco favorevoli, a causa di un rallentamento economico atteso e delle incertezze legate alla politica commerciale del presidente eletto Donald Trump, i cui dazi potrebbero penalizzare diversi settori. Tuttavia, la Borsa italiana, caratterizzata da una forte presenza di titoli finanziari e assicurativi, potrebbe beneficiare di un relativo vantaggio competitivo rispetto ad altri listini. Ciò è supportato anche dalle previsioni di continuazione delle buone performance per questi settori nel 2025.
Le sfide per Piazza Affari nel 2025
Nonostante la forza dei suoi settori principali, le previsioni dei gestori sull’intero listino italiano sono leggermente negative nell’orizzonte dei 12 mesi, con mercati come Spagna, Regno Unito e Germania considerati più attraenti.