- Il Bitcoin ha superato per la prima volta la soglia dei 100mila dollari, portando la capitalizzazione complessiva a 2mila miliardi. Per fornire un metro di paragone, la capitalizzazione della cripto ora equivale a 2,3 volte l’intero Ftse Mib
- Sartorelli (Siat): “Il primo livello raggiungibile è 110mila dollari. Poi ci potrebbe essere uno stop o comunque un rallentamento del rialzo. Si vedrà dal 20 gennaio, quando si insedierà Trump alla Casa Bianca, se manterrà tutte le promesse che ha fatto”
“Il Bitcoin è sottovalutato”. Con queste parole Eugenio Sartorelli, membro del comitato scientifico di Siat intercettato da We Wealth, commenta il nuovo record della cripto. “Sembra strano dirlo ora che ha rotto al rialzo la soglia psicologica dei 100mila dollari. Ma esiste un metodo, molto in voga tra gli analisti delle criptovalute, per definirne il fair value: lo Stock to flow metod”, racconta l’esperto. Ne esistono differenti versioni, ma l’idea di fondo è ponderare l’effetto scarsità del Bitcoin tenendo conto di quanto è accaduto in passato per metalli preziosi – per definizione scarsi – come oro, argento e platino. Ebbene, secondo questa tecnica e utilizzando il modello più conservativo, un valore equo del Bitcoin sarebbe attualmente intorno a 150mila dollari.
Quanto può valere il Bitcoin nel 2025
“Fatta questa premessa, guardando il grafico e utilizzando le classiche proiezioni di Fibonacci, il primo livello raggiungibile è 110mila dollari”, aggiunge Sartorelli. “Poi ci potrebbe essere uno stop o comunque un rallentamento del rialzo”. Questa fase rialzista si inserisce intanto in un contesto generale più favorevole al rischio sul mercato azionario, ma anche sui bond, continua l’esperto. Per non dimenticare l’effetto Donald Trump. Dalla vittoria del tycoon alle elezioni presidenziali, il prezzo della cripto ha infatti registrato una crescita del 48%. “Le valutazioni del Bitcoin hanno nettamente superato quelle di diverse asset class, spaziando dai principali indici azionari americani al settore bancario, dagli indici europei alle performance di oro e petrolio”, ricorda Gabriel Debach, market analyst di eToro.
Trump sceglie Paul Atkins per la Sec
“A sostenere questa crescita è l’ottimismo dilagante nel settore delle risorse digitali, alimentato dalla convinzione che l’amministrazione Trump metterà fine alle rigide regolamentazioni imposte dal precedente governo”, continua l’analista. Si prevede infatti un quadro normativo più favorevole, con politiche mirate a sostenere l’innovazione e lo sviluppo delle risorse digitali. Tra l’altro, gli eventi di mercoledì hanno a loro volta dato un impulso decisivo all’entusiasmo nel settore delle cripto: Trump ha infatti nominato Paul Atkins – noto sostenitore delle criptovalute – come successore di Gary Gensler alla guida della Securities and exchange commission (Sec). Una scelta che potrebbe innescare appunto “un potenziale cambio di rotta sul fronte normativo”, dice Debach.
Quali sono i rischi per il Bitcoin?
Guardando ai rischi che potrebbero far deragliare l’attuale traiettoria del Bitcoin, secondo Sartorelli al momento non se ne intravedono all’orizzonte. Ma “è probabile che quanto più salga oltre i 100mila dollari, tanto più qualche operatore valuterà di incassare dei notevoli profitti fatti su questo mercato”, dice l’esperto. “Si vedrà poi dal 20 gennaio, quando si insedierà Trump alla Casa Bianca, se manterrà tutte le promesse; questa è, per ora, l’unica vera minaccia alla forte tendenza rialzista del Bitcoin”, avverte Sartorelli. Per Ferdinando Ametrano, amministratore delegato di CheckSig, se il neo eletto presidente attuasse tutte le politiche citate in campagna elettorale – come concedere la grazia a Ross Ulbricht il giorno dell’insediamento o lanciare la costituzione di una riserva strategica nazionale di Bitcoin – la cripto potrebbe toccare i 140mila dollari.
Powell sul Bitcoin: “È come l’oro”
A intervenire sul Bitcoin, al New York Times DealBook Summit, è stato anche il presidente della Federal Reserve Jerome Powell. Il numero uno della banca centrale americana ha evidenziato che le possibilità che la Fed intervenga sul fronte normativo in tema di criptovalute sono limitate. “È un competitor per l’oro fisico, non una minaccia per il dollaro”, le parole di Powell a sostegno. “Le persone usano il bitcoin come un asset speculativo, come forma di pagamento o come riserva di valore. È come l’oro, solo che è virtuale”, ha aggiunto, ricordandone tra l’altro l’elevata volatilità. “Non è un rivale del dollaro”, ha ribadito.
Come investire in Bitcoin
Ma come si investe in Bitcoin? Come approfondito da We Wealth, per comprare Bitcoin è necessario un servizio che metta in contatto la moneta tradizionale con quella virtuale basata su blockchain. Questo servizio viene offerto dai cosiddetti “exchange”, piattaforme online che consentono di aprire un wallet all’interno del quale la propria liquidità possa essere convertita in criptovalute, in cambio di una certa commissione. Un altro metodo per investire in criptovalute ma non gestirle direttamente è acquistare un Etf (Exchange traded funds), Etc (Exchange traded commodities) o Etn (Exchange traded notes). Si tratta di strumenti che seguono l’andamento del Bitcoin o delle altre criptovalute, replicandone la quotazione quasi in tempo reale. Da considerare che in questi casi gli scambi potranno avvenire solo negli orari di apertura della Borsa presso cui tali strumenti sono quotati.