Stefano Vecchi, già capo del private e del wealth presso Unicredit, entra ufficialmente in carica come ceo dopo l’annuncio dello scorso 3 maggio
Massimo Tosato e Stefano Vecchi, con il supporto dell’azionista Trinity Investments DAC, guideranno la nuova fase della banca
Cambiano ufficialmente i vertici aziendali di Banca Investis (ex Banca Intermobiliare). Stefano Vecchi, già capo del private e del wealth presso Unicredit, entra ufficialmente in carica come ceo dopo l’annuncio dello scorso 3 maggio.
Non solo: nella casella di presidente entra Massimo Tosato, attualmente chairman of the board di M&G Group ltd, M&G Investment Management ltd e M&G Alternative Investment Management, nonché non executive director di M&G plc, con sede a Londra. Nel curriculum di Tosato c’è anche l’incarico di consigliere indipendente di Pictet, a Ginevra, e un lavoro di oltre vent’anni nel Gruppo Schroders, ricoprendo i ruoli di executive vice chairman di Schroders PLC e chief executive di Schroder Investment Management ltd.
Tosato subentra al presidente Matteo Zanetti, cui viene riconosciuto “un ruolo importante nel rilancio del gruppo, contribuendo, con la sua esperienza e la conoscenza del settore bancario a rafforzarne il posizionamento nel settore del private banking e del wealth management in Italia”.
Massimo Tosato e Stefano Vecchi, con il supporto dell’azionista Trinity Investments DAC, guideranno la nuova fase, improntata alla ulteriore crescita e allo sviluppo, che si fonda sul nuovo assetto organizzativo varato nel 2022 e basato su tre aree di business, sinergiche e integrate: Wealth Management, Asset Management, Corporate & Investment Banking, si legge in una nota diramata dalla società.
Investis riparte con nuovi vertici
“Trinity ha un commitment di lungo termine e la scelta dei nuovi vertici aziendali conferma la nostra determinazione a dotare Banca Investis di un management in grado di collocarla come leader nell’industria del wealth e asset management italiana”, ha dichiarato David Alhadeff, rappresentante di Trinity e vicepresidente del gruppo, “massimo ha già fornito un contribuito prezioso come consigliere nella fase di rilancio. E ora, in qualità di presidente, sono certo che, facendo leva sulla sua lunga esperienza internazionale e la conoscenza del mercato e delle istituzioni, consentirà al gruppo di implementare nel migliore dei modi i programmi di crescita”.
Quanto a Stefano Vecchi, ha aggiunto Alhadeff, la società si aspetta da parte sua l’apporto di “visione, competenze specifiche, energia ed esperienza internazionale: tutte doti che metterà a disposizione della banca per portarla a un livello superiore”.