Il pacchetto comprende un fondo da 500 milioni di sterline per le imprese ad alta crescita e 750 milioni per le pmi incentrate sulla ricerca e sviluppo
“Siamo la capitale europea della tecnologia e della creatività, è fondamentale mantenere questo primato”, commenta il segretario di Stato per la cultura Oliver Dowden
Italia Startup, con il sostegno delle associazioni del settore, propone al governo e al parlamento italiano cinque azioni per far fronte all’emergenza in corso
“Siamo la capitale europea della tecnologia e della creatività, è fondamentale mantenere questo primato – ha commentato Oliver Dowden, segretario di Stato per il digitale, la cultura, i media e lo sport – Questo finanziamento proteggerà le imprese e consentirà agli unicorni del domani di prosperare, in modo tale che la tecnologia resti in pole position per guidare la nostra ripresa post-covid”.
Startup italiane, le richieste al governo
Intanto, in Italia il governo ha lasciato indietro circa 11mila startup innovative. Il decreto liquidità, infatti, prevede che i finanziamenti vengano assegnati in funzione del fatturato, ma “ci sono delle startup che non hanno un fatturato, soprattutto quelle che sono ancora nella fase di ricerca e sviluppo”, aveva spiegato in una precedente intervista a We Wealth Pietro Cesati, ceo e founder di Soisy.
- promuovere un fondo di venture debt convertibile, con una dotazione addizionale del valore di un miliardo di euro;
- estendere la garanzia statale al 100% sui prestiti alle startup e alle piccole e medie imprese innovative;
- liquidare i crediti di imposta per r&s e i crediti iva;
- emettere voucher da 25mila euro per sostenere percorsi di insediamento e accelerazione delle startup da spendere presso parchi scientifici, acceleratori e incubatori italiani;
- innalzare dal 30 al 50% lo sgravio fiscale per le persone fisiche e giuridiche che investono in imprese innovative italiane.
“Le misure urgenti che chiediamo seguono due logiche chiare – spiega Angelo Coletta, presidente di Italia Startup – In prima battuta vogliamo agire in fretta e dotare il sistema dell’innovazione e delle startup dei giusti strumenti per poter proseguire la sua azione di sostegno al tessuto economico e sociale italiano in questo momento di grande emergenza. In secondo luogo intendiamo agire uniti, insieme alle associazioni di settore che, come noi, spingono per portare l’innovazione imprenditoriale, industriale e finanziaria al resto del sistema paese”. L’obiettivo, spiega Coletta, è di porre le basi di un piano industriale che spinga il focus delle politiche nazionali sull’innovazione e sulle startup, lavorando “in logica di filiera”.