Il consulente finanziario medio, in Italia, ha 52 anni: avviarsi a questa professione, per i giovani aspiranti, sembrerebbe una grande opportunità, dato il ricambio generazionale atteso nei prossimi anni. Ma entrare subito “in partita” e conquistare la fiducia di investitori, a loro volta in là con gli anni, non è sempre facile.
Per questo, iniziative di affiancamento fra consulenti maturi e nuove leve sono diventate una delle chiavi per avvicinare la “next gen” alla professione del consulente finanziario. Zurich Bank si è unita al numero di reti che, negli ultimi tempi, hanno avviato iniziative di questo tipo con Talent NextGen. Il programma biennale è aperto agli under 35 e punta a “sviluppare le competenze tecnico-commerciali e finanziarie necessarie all’avvio della professione”. I giovani saranno affiancati da un mentore di lunga esperienza e potranno contare su un supporto economico che, nella fase iniziale della carriera, sopperirà ai pochi flussi commissionali generati da un portafoglio in gestione ancora da costruire. Abbiamo parlato di questo progetto con Federico Gerardini, Responsabile direzione commerciale di Zurich Bank.
Reclutare aspiranti consulenti finanziari è difficile per le reti, e com’è cambiato rispetto al passato?
In Zurich Bank siamo convinti che i giovani rappresentino il futuro della nostra Banca e del settore della consulenza in senso più ampio. Promuoviamo numerose iniziative dedicate e un modello di business orientato verso questa fascia generazionale, che per noi costituisce un vero e proprio motore di sviluppo.
In questo momento storico più che mai, i giovani che si affacciano al mondo del lavoro si trovano ad affrontare numerose sfide per raggiungere una piena maturità sociale e condizioni di vita soddisfacenti oltre a scontrarsi con percorsi formativi spesso non in linea con le richieste del mercato del lavoro. Le imprese possono quindi assumere un ruolo attivo per avvicinare i giovani al mondo del lavoro e coltivare il loro potenziale, favorendo l’acquisizione di competenze specializzate, attraverso percorsi di formazione più in sintonia con le richieste di aziende e istituzioni.
Quali sono le principali difficoltà per chi inizia a esercitare questa professione?
Attualmente, per il nostro settore, è sempre più importante preservare e proteggere il risparmio degli italiani, spendendosi al contempo per incoraggiare una corretta cultura lavorativa che sia volta a formare e dare fiducia ai giovani professionisti, cogliendone i bisogni e le aspettative.
In Zurich Bank vogliamo fornire ai giovani le competenze necessarie ad affrontare le evoluzioni del mercato del lavoro e dello scenario economico attuale, supportandone la crescita professionale e personale. Per questo, riponiamo completa fiducia nella capacità dei nostri consulenti, compresi i più giovani, per seguire con dedizione e professionalità i clienti e supportarli anche nella gestione dei patrimoni più ingenti.
E’ con questo obiettivo che il nostro nuovo progetto dedicato ai giovani “Talent NextGen” prevede l’affiancamento sul territorio di un consulente esperto, in modo che lo scambio reciproco di conoscenze e competenze possa essere di beneficio tanto per i giovani quanto per la Banca, che potrà così migliorare e adattare i servizi per soddisfare le esigenze in continua evoluzione dei clienti.
Il progetto Talent NextGen per Zurich rappresenta un’opportunità di ricambio generazionale: quanto è importante, al netto di quanto affermato prima, avere una prossimità anche con le nuove generazioni?
Vogliamo investire sulle nuove generazioni, valorizzando i talenti per rispondere alle esigenze di ricambio generazionale e per promuovere la crescita futura. Il reclutamento di giovani figure è infatti centrale nella strategia a lungo termine della Banca e per questo abbiamo già incrementato la presenza di giovani under 35, con l’obiettivo di proseguire sostenendone la crescita. Oggi, i giovani under 35 sono il 6% dei consulenti finanziari e il 15% è rappresentato dagli under 45. Sono numeri destinati a crescere, grazie alle tante iniziative di formazione e supporto che stiamo mettendo in campo.
Tramite Talent NextGen, supportiamo i giovani consulenti anche prima dell’inserimento in Rete, grazie a un aiuto formativo per il superamento della prova d’esame di abilitazione all’Albo dei Consulenti Finanziari e li continuiamo a seguire con un percorso dedicato una volta inseriti in Rete. Da qui si inizia a creare un rapporto di fiducia con i giovani, primo passo per aiutarli a costruire le competenze più specifiche che verranno messe a disposizione dei futuri clienti: tutelando il domani dei giovani, tuteliamo quello della nostra società.
Quali saranno i vostri criteri di selezione? In generale, quali competenze (tecniche e non solo) sono più apprezzate per l’aspirante consulente?
Il consulente finanziario opera in un contesto in continua evoluzione, in cui le conoscenze e competenze tecniche e relazionali commerciali e la qualità del servizio prestato rappresentano i veri vantaggi competitivi. Con Talent NextGen accompagniamo i giovani professionisti nell’acquisire le skill più rilevanti per il mercato della consulenza finanziaria attraverso un percorso formativo strutturato, volto a consolidare le competenze tecnico-commerciali e finanziarie per la creazione di un portafoglio sostenibile, la pianificazione finanziaria e la gestione patrimoniale. A queste competenze, si aggiunge certamente una componente legata alle soft skill: proattività, dinamicità ed empatia sono caratteristiche che rappresentano i nostri consulenti.
Per i giovani in ascolto intenzionati a fare consulenza finanziaria, qual è il messaggio che Zurich Bank intende lanciare con la sua iniziativa?
Talent NextGen nasce con un duplice obiettivo: da un lato avvicinare i giovani a un mondo spesso percepito come distante e dall’altro fornire un sostegno concreto all’entrata dei giovani talenti nel mondo del lavoro, con la promessa di un percorso appassionante e stimolante nel mondo della consulenza finanziaria.