Il congresso straordinario di Anasf dello scorso 21 marzo si è concluso con l’approvazione delle tre modifiche allo statuto dell’associazione, avanzate lo scorso 6 dicembre.
La prima delle modifiche, tutte approvate con 71 voti a favore a fronte della maggioranza qualificata necessaria di 70 voti, sancisce il futuro di Anasf come associazione riconosciuta, un’evoluzione che il presidente Luigi Conte ha pubblicamente auspicato nei mesi scorsi. Il riconoscimento dell’associazione prevede maggiore controllo di vigilanza sui conti e la separazione fra i patrimoni dell’associazione e quelli degli associati.
A margine di ConsulenTia, l’evento romano dedicato alla consulenza finanziaria, il presidente di Anasf aveva ribadito a We Wealth quali obiettivi potrebbero sbloccarsi con il riconoscimento dell’Anasf come persona giuridica. Conte ha affermato che condurre l’Anasf allo status di associazione riconosciuta sarà un progresso per il prestigio, che suggella il lavoro compiuto negli ultimi anni. Inoltre, il coinvolgimento a livello istituzionale dell’Anasf potrebbe consolidarsi ulteriormente. Per quanto l’Anasf abbia già partecipato ai tavoli ministeriali nel recente passato, il passaggio ad associazione riconosciuta permetterebbe ad Anasf il fatto di potersi accreditare come portavoce delle istanze della professione, a prescindere da eventuali cambiamenti nel contesto politico in futuro.
Nel comunicato dello scorso 6 febbraio, che annunciava il congresso straordinario, veniva ricordato anche che il riconoscimento dell’associazione avrebbe facilitato l’accesso a fondi e sovvenzioni italiane ed europee, nonché migliorare i servizi prestati agli associati.
No al cumulo delle cariche in altri enti e fondazioni
Le novità inserite nello statuto dell’associazione includono anche l’interdizione, per i membri che ricoprano cariche direttive in Anasf, di poter cumulare altri incarichi in enti e fondazioni. Questo sviluppo statutario complicherebbe la sfida alla presidenza di Anasf di cui si è parlato nelle ultime settimane, con l’ipotesi che Alfonsino Mei, attuale presidente della Fondazione Enasarco, potrebbe sfidare la leadership di Conte in Anasf. Lo stesso Mei si era fatto promotore degli Stati Generali della Consulenza Finanziaria con un mese di anticipo su ConsulenTia, ma non ha risposto alle domande di We Wealth sulle ragioni profonde che avevano motivato l’organizzazione di questo apparente doppione della kermesse organizzata da Anasf.
Ruoli primari solo a chi fa il consulente
La terza modifica approvata allo statuto Anasf preclude ruoli primari nell’associazione per i soggetti che non esercitino la professione di consulente finanziario. Le modifiche hanno sollecitato qualche malumore trapelato sulla stampa, fra membri di Anasf che preparano battaglia in vista delle prossime elezioni. E’ questo il caso del consigliere nazionale Jonathan Figoli, divulgatore e fondatore di ProfessioneFinanza – che non esercita più la professione di consulente dall’ottobre 2005 e che non potrà più ricoprire la carica di consigliere a seguito dei cambiamenti dello statuto.