Se accresciamo le nostre conoscenze su questi temi diventa più semplice prendersi cura delle proprie finanze, compiere scelte consapevoli per affrontare in modo sereno il proprio futuro, imparare a gestire gli imprevisti e raggiungere un maggiore benessere finanziario.
Quest’anno è la quarta edizione e il tema è: Prenditi cura del tuo futuro per evidenziare il forte legame che c’è tra quello che seminiamo oggi e quello che raccoglieremo domani.
L’invito “Prenditi cura del tuo futuro” evoca temi quali ESG, investimenti sostenibili e responsabili con una particolare attenzione all’ambiente e al sociale, la costruzione del futuro dei propri figli/ nipoti, la previdenza per proteggere la nostra vecchiaia e la vecchiaia di chi amiamo, in una parola sola i nostri valori.
Quando dobbiamo prendere una decisione importante non ci basiamo quasi mai su una semplice analisi costi/benefici, ma su ciò che crediamo sia importante per noi e per i nostri cari.
Difficilmente sbagliamo se sappiamo rispondere alla domanda: Cosa è importante per me? perché la risposta va a pescare nel profondo dei nostri desideri, dei nostri sogni, nel nostro cuore e non solo nella nostra testa.
Per educazione finanziaria spesso si intende la semplice spiegazione e comunicazione di temi finanziari, ma in realtà c’è molto di più: è la messa a terra, la realizzazione di quei valori che sono reali ma allo stesso tempo intangibili, che sentiamo fortemente dentro di noi ma ai quali spesso non sappiamo dare un nome.
Sono valori, sogni, desideri che devono diventare tangibili e concreti ed è questo il compito più importante di un consulente/educatore finanziario: ascoltare, metabolizzare e tradurre in progetti finanziari, assicurativi e previdenziali i progetti di vita delle persone che si affidano a noi e alla nostra professionalità.
Immagina di partecipare a un gioco alle seguenti condizioni:
- Per il prossimo anno riceverai ogni giorno a mezzanotte un accredito di 86.400 euro sul tuo conto;
- Potrai spendere tutti gli 86.400 euro come preferisci ma entro e non oltre le ventiquattro ore;
- Tutto ciò che non sarai in grado di spendere nelle ventiquattro ore ti verrà stornato e potrai ricominciare a spendere 86.400 euro dalla mezzanotte in poi.
Sono certa che se ti fosse offerta questa possibilità ti daresti un gran da fare per spendere tutto il denaro a tua disposizione, senza lasciare nemmeno un euro sul tuo conto.
Questo gioco mi ricorda un programma televisivo che è andato in onda sulla RAI dal 1987 al 1988 e condotto da Jocelyn Hattab: Il milionario.
Il concorrente selezionato veniva prelevato di sera e portato in una città a lui sconosciuta e chiuso dentro la stanza di un albergo.
A sua disposizione aveva solo un elenco telefonico, le pagine gialle, il tutto città e un telefono con il quale doveva contattare vari negozianti, quando gli esercizi commerciali erano chiusi, senza poter dire loro che si trattasse di un gioco e convincerli a farsi recapitare in albergo tutti gli acquisti scelti.
Aveva tempo solo 30 minuti e tutto ciò che riusciva a farsi recapitare entro quella scadenza, diventava di sua proprietà. Tutto ciò che arrivava dopo questo termine, veniva restituito al mittente.
Il gioco di cui parlavo prima non è frutto di fantasia; è un gioco al quale partecipiamo inconsapevolmente ogni giorno della nostra vita.
Si tratta del tempo a nostra disposizione: ogni giorno abbiamo 86.400 secondi che si rinnovano ogni 24 ore, ma gli 86.400 “spesi” non tornano più e sarebbe nostro dovere utilizzarli nel migliore dei modi.
Non diamo purtroppo agli 86.400 secondi della nostra vita lo stesso peso che daremmo agli 86.400 euro. Non è forse assurdo? Eppure è proprio così: non percepiamo il trascorrere del tempo come un’opportunità per domandarci cosa sia davvero importante per noi, per poter realizzare i nostri valori e di conseguenza mettendo in atto le giuste azioni per raggiungere i risultati desiderati.
Di solito solo quando si percepisce che il tempo a disposizione è limitato, ci si comincia a focalizzare sui propri valori, ma a volte purtroppo è troppo tardi.
Ecco allora il ruolo determinante del consulente/educatore finanziario: fare le giuste domande per far emergere le reali necessità, mettersi in ascolto attivo delle esigenze dei risparmiatori, perché spesso i veri valori e desideri sono nella parte sommersa dell’iceberg ed è compito del consulente farli emergere per evitare di vivere di rimpianti e per far sì che il tempo non sia un nemico ma, al contrario, un nostro fedele alleato.
Usciamo dal vecchio retaggio che identifica il risparmio con l’unica finalità di dare un rendimento fine a sé stesso. Il risparmio deve creare invece le condizioni per realizzare obiettivi concreti che possano restituirci una vita appagante!