Il mercato dell’acciaio, complice anche il rialzo dei tassi che impatta sulle materie prime, ha vissuto un periodo di grande difficoltà. Non hanno aiutato la crescente competizione asiatica e la transizione energetica che stanno investendo il settore implicando ingenti investimenti che, se da un lato accendono un faro sul settore, dall’altro hanno messo sotto pressione le società che lo estraggono, lo lavorano e lo vendono. Tuttavia il 2024 è visto come un anno di svolta per il mercato e
potrebbe essere interessante prendere posizione. Ti interessa capire come investire sull’acciaio e con quali strumenti? Quali sono i rischi e le prospettive?
L’anno passato
Il 2023 si chiude con una netta contrazione del mercato siderurgico in Europa e in Italia rispetto al 2022. Così come, del resto, è avvenuto per i principali metalli industriali non ferrosi: alluminio, rame, nichel, piombo, zinco. Secondo World Steel Association, la domanda complessiva di acciaio nell’Ue e nel Regno Unito 2023 è calata ulteriormente (-5,1%) dopo la già forte riduzione (-7,8%) registrata nel 2022. In Italia il consumo nazionale ha segnato un -7,2%. La contrazione europea nel biennio 2022–2023 è la più marcata tra i mercati dei paesi economicamente avanzati, che complessivamente si è ridotta dell’1,8%
nel 2023.
Lo scenario
Tuttavia, secondo lo Short Range Outlook di ottobre 2023 di World Steel Association sul settore sta per tornare il sereno. La crescita su base annua prevista della domanda nei 27 paesi Ue e nel Regno Unito per il 2024 è del 5,8%. Meglio sia del totale dei paesi economicamente avanzati (+2,8%) sia dell’intero mercato mondiale (+1,9%) i cui volumi dovrebbero raggiungere gli 1,85 miliardi di tonnellate. In Italia si prevede che il consumo nazionale di acciaio nel 2024 risalirà a 24,4 milioni di tonnellate (+4,8%)
rispetto ai 23,3 milioni del 2023. Per gli analisti di settore, il Pnrr sortirà effetti positivi sulla filiera dell’acciaio a partire da metà anno.
Come posizionarsi
Volendo investire sul settore e cogliere questo possibile opportunità, esistono diversi Etf di settore. Gli ETF Steel offrono un’alternativa all’acquisto di singoli titoli fornendoti una selezione delle società più performanti del settore. Ma è sempre possibile investire in singole azioni. Tra le dieci aziende più capitalizzate figurano:
1-Nucor: il gigante siderurgico statunitense ha una capitalizzazione di 35,15 miliardi di dollari. L’azienda
fondata nel 1955 produce acciaio laminato a caldo e a freddo. Le azioni sono quotata alla Borsa di New York.
2-Posco: multinazionale coreana, capitalizza 25,29 miliardi di dollari ed è quotata alla Borsa di Seoul.
3-JSW Steel: con un market cap di 22,66 miliardi di dollari, il produttore indiano è quotato alla Borsa di Mumbai.
4-Nippol Steel: la società giapponese vanta una capitalizzazione di 19,78 miliardi di dollari ed è quotata alla Borsa di Tokyo.
5-ArcelorMittal: con sede in Lussemburgo ArcelorMittal ha un valore di mercato di 18,28 miliardi di dollari.
6-Tata Steel: è un’azienda indiana che capitalizza 18,23 miliardi di dollari quotata alla Borsa di Mumbai.
7-Steel Dynamics: azienda statunitense quotata a Wall Street, capitalizza 16,39 miliardi di dollari.
8-Ternium Argentina: con un valore di mercato di 14,49 miliardi di dollari, l’azienda è alla Buenos Aires.
9-Reliance Steel & Aluminium: con un market cap di 14,38 miliardi di dollari è una azienda americana .
10-China Steel: il più grande produttore di acciaio integrato taiwanese capitalizza 11,94 miliardi di dollari.