Il sogno dei ristoratori di tutto il mondo è ottenere una, se non addirittura tre, ambitissime stelle Michelin. Un’impresa a dir poco ardua, contando che la guida comprende circa 2000 ristoranti, di cui ben 393 in Italia, seconda solo alla Francia.
Le stelle Michelin sono simbolo di qualità degli ingredienti, ma anche armonia tra sapore, padronanza di tecniche culinarie, forte personalità e costanza nel tempo. Nonostante si tratti di due universi lontanissimi, forse le qualità che i clienti cercano selezionando il team di consulenza sono proprio le stesse: qualità nella proposta e attenzione ai dettagli, armonia all’interno del team per creare un gruppo forte e con grande esperienza tecnica, ma anche una spiccata personalità che li differenzi dagli altri e, chiaramente, un impegno costante nel tempo. Quali sono quindi le caratteristiche che i team di consulenza devono avere per portarsi a casa le ambitissime stelle Michelin?
Una stella Michelin: una consulenza di qualità che “merita una tappa”
Ottenere una stella Michelin non è da tutti, questo rappresenta già un traguardo di rilievo, significa essere un ottimo ristorante e lo stesso si può dire per alcuni team di consulenza. Secondo gli esperti di Janus Henderson Investors, i team di questo tipo sono formati da consulenti “cui piace lavorare insieme e avere alcuni processi in comune, ma che mancano di intenzionalità come team. Stanno ancora cercando di capire il loro percorso e fanno di tutto per creare efficienze e offrire una customer experience eccezionale. Di solito, hanno momenti che li distinguono dai loro concorrenti e offrono esperienze d’eccellenza alla clientela. Ma la loro coerenza è spesso compromessa”.
Un risultato eccellente, che per i top performer però non è visto come punto di arrivo, ma solo di partenza.
Due stelle Michelin: una consulenza eccellente che “merita una deviazione”
Passione, dinamismo e un desiderio costante di miglioramento: questi sono gli ingredienti indispensabili per conquistare le stelle Michelin. Il salto di qualità tra una e due stelle sta nella capacità del gruppo di capire le profonde ragioni che stanno dietro ad ogni decisione, stabilendo processi standard e ben documentati.
Che sia chiaro, fare un ulteriore salto di qualità non è semplice. Gli esperti consigliano di concentrarsi maggiormente sulle necessità dei clienti, costruendo un’esperienza coerente basata su una connessione autentica.
Tre stelle Michelin: una consulenza eccezionale che “merita un viaggio speciale”
Nel mondo ci sono solo 137 ristoranti che hanno guadagnato anche la terza stella Michelin, è quindi lecito immaginare che solo una consulenza d’élite potrebbe meritare una simile nomea. “L’umile consapevolezza che ogni membro del team non deve sapere tutto, perché può contare sui suoi colleghi, la vulnerabilità di ammettere quando si ha bisogno di assistenza o si è commesso un errore e il coraggio di provare cose nuove, concentrandosi su come migliorare l’esperienza offerta alla clientela”, questi sono, secondo gli esperti, gli ingredienti necessari per un salto di qualità. Ma non solo, i team che reputano ancora di dover crescere e migliorare, sono spesso quelli più vicini a conquistare la terza stella.
Le tre stelle sono rare, ma sempre meritate. I casi in cui un ristorante è passato da una a tre stelle sono davvero pochi, ma questo non dovrebbe far perdere l’entusiasmo.