Negli ultimi anni, l’informazione è passata da fonti riservate agli esperti a dati accessibili a tutti. Con l’avvento di Internet l’informazione si è trasformata, mettendo a disposizione di tutti un oceano di dati, spesso anche difficile da navigare. Durante gli anni della pandemia, per esempio, in circolazione e a disposizione di tutti c’era una quantità eccessiva di informazioni, talvolta non vagliate con accuratezza, al punto da rendere difficile orientarsi su un determinato argomento per la difficoltà di individuare fonti affidabili. Proprio per questa natura epidemica, di sovrabbondanza di informazioni, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha iniziato a parlare di infodemia. Un vero e proprio virus, dove, però, è il pubblico ad avere la libertà di decidere se accogliere o meno le informazioni.
Negli ultimi mesi, con la democratizzazione dell’intelligenza artificiale questo fenomeno sembra destinato ad aumentare ulteriormente, invadendo ogni settore, anche quello degli investimenti.
Informazioni e investimenti: ecco i rischi…
L’eccesso di notizie, non sempre accurate, e opinioni ha invaso anche il settore degli investimenti, rischiando di creare un ambiente di incertezza dove, secondo gli esperti di Eurizon, “diventa difficile distinguere tra fonti affidabili e quelle che veicolano contenuti fuorvianti o addirittura dannosi”. Nei momenti di forte volatilità di mercato, ad esempio, dove gli investitori sono più portati a scelte emotive, l’infodemia può alimentare ulteriormente la confusione e condurre gli investitori a prendere decisioni impulsive, anche influenzate magari da fake news o bias. Decidere di investire o disinvestire solo sulla base di pareri altrui o notizie superficiali, anzichè basarsi su un’analisi tecnica e approfondita, potrebbe essere molto rischioso.
La realtà è che a volte il problema non si trova nelle notizie di per sè, ma in come gli investitori le percepiscono. Se, senza rendersene conto, sono condizionati da alcuni bias, anche informazioni reali e valide potrebbero essere interpretate in modo distorto. Ad esempio, gli investitori troppo conservatori (Status Quo Bias) preferiscono rimanere ancorati alla situazione attuale, che già conoscono molto bene, piuttosto che avventurarsi verso nuovi orizzonti. In tal senso, perdere il proprio punto di riferimento viene visto come un rischio e decidono quindi di resistere al cambiamento. Dall’altra parte, invece, ci sono degli investitori convinti di avere sempre tutto sotto controllo (Overconfidence Bias), che sottovalutano completamente la possibilità di incorrere in una perdita. Nello specifico, spiegano gli esperti di Eurizon, “l’overconfidence porta ad ignorare i segnali del mercato e le informazioni che contrastano con le proprie idee oppure a considerare più attendibili le informazioni che sostengono la propria tesi rispetto a quelle che vanno nella direzione contraria”. Insomma, per gli investitori essere attenti e non perdere di vista idati reali e oggettivi è fondamentale. Molto spesso capita di cercare unicamente prove a supporto della propria tesi, ignorando completamente ogni argomento che si muove nella direzione opposta.
Avere libero accesso alle informazioni è un’arma a doppio taglio, che offre opportunità per apprendere, ma anche l’eccessiva sicurezza di sapere sempre cosa è meglio per sè, senza affidarsi ad esperti, e questo può essere rischioso.
…ma anche le soluzioni
Cercare di trovare un punto fermo nell’oceano di dati che gli investitori si trovano di fronte ogni giorno, non è semplice, ma non per questo impossibile. Possono essere d’aiuto alcune piccole accortezze, come assicurarsi che le fonti siano verificate, provenienti da enti regolatori ufficiali o direttamente dalle banche centrali, evitando tutti gli articoli con titoli chiaramente clickbait o allarmistici, o ancora i post fatti per i social, che vengono presentati come fonti attendibili, ma spesso sono solo pareri personali.
Negli investimenti, così come nella vita, sarebbe meglio non affidarsi solo a una fonte o un punto di vista prima di prendere una decisione, ma può essere utile confrontarne diverse, approfondire i temi e i concetti meno chiari, assicurandosi che siano tutte aggiornate, anche perchè sui mercati anche solo poche settimane possono fare la differenza.
É bene ricordare che raramente esistono delle regole auree che vanno bene per tutti, ogni investitore ha delle esigenze particolari e una tolleranza al rischio diversa. Proprio in quest’ottica, affidarsi a un esperto può essere una buona strategia. Infine, se si vuole veramente capire quello che sta succedendo e saper riconoscere le fonti affidabili, esistono tanti corsi, siti o materiali formativi che potrebbero essere d’aiuto.
In conclusione
Ogni giorno veniamo bombardati da informazioni che arrivano da ogni parte, che sia al telegiornale, sui social media, al lavoro o anche nei cartelloni per strada e districarsi, comprendendo i fatti reali, non è semplice. L’infodemia è un “virus” reale, ma con gli strumenti giusti si può contrastare senza timori. Affidarsi a fonti ufficiali, verificabili e affidabili, è il primo passo, scegliere il consulente giusto può aiutare a navigare con consapevolezza il mondo degli investimenti, prendendo decisioni ponderate e adatte alle proprie esigenze.
Se il tema ti interessa e vuoi approfondire, sul sito di Eurizon trovi un’intera sezione dedicata ai principali macro-temi del risparmio e degli investimenti, alla finanza comportamentale, alla pianificazione finanziaria, approfondimenti su “Notizie e fonti, come sceglierle?” e molto altro.
In collaborazione con Eurizon