La Commissione europea porta avanti con piede fermo i dazi compensativi sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria dalla Cina, ma non solo. I dazi variano profondamente tra le diverse aziende: a Tesla è stata assegnata una tariffa del 7,8%, del 20,7% per MBW, del 17% per BYD, mentre Saic Motors ha subito una tariffa record del 35,3%.
La richiesta era partita proprio da Ursula von der Leyen, preoccupata dal rapido aumento delle esportazioni a basso prezzo di veicoli elettrici provenienti dalla Cina verso l’Ue. Eppure, l’aumento delle tariffe potrebbe avere anche degli effetti negativi sul mercato europeo, limitando non solo l’accesso a modelli cinesi più economici, ma frenando la diffusione di veicoli elettrici, ritardando la transizione ecologica e aumentando i costi per i consumatori.
Tesla, insieme ad altre case automobilistiche, non è rimasta in silenzio, presentando un ricorso alla Commissione contro i dazi voluti da Bruxelles sulle auto elettriche importate. Infatti secondo Musk, queste misure rischiano di rallentare la transizione verso veicoli sostenibili, penalizzando i consumatori e danneggiando le aziende globali, sottolineando come il protezionismo non rafforza la competitività europea, ma anzi limita l’offerta di auto elettriche.
La realtà è che l’industria dell’auto è in subbuglio, ma questo non dovrebbe preoccupare gli investitori, infatti rappresenta un passaggio fondamentale nel processo di transizione.
Stellantis, ad esempio, nelle ultime ore ha fatto ammenda con i concessionari negli Stati Uniti per un 2024 complesso in termini di vendite e promette un rimbalzo nell’anno in corso, grazie anche a programmi di incentivi, più pubblicità e nuovi modelli.
Opportunità di investimento nel settore automobilistico
Per chi crede e vuole investire nella ripresa di questo settore, UniCredit ha appena lanciato sul mercato un nuovo strumento di investimento: un certificato Cash Collect Airbag Worst of con effetto memoria Autocallable, che fa parte dell’ultima emissione lanciata a fine gennaio. In poche parole, si tratta di un certificato di investimento che prevede premi mensili condizionati dell’1,20%, con un potenziale rendimento annuo di oltre il 14% e la possibilità di rimborso anticipato a partire da maggio 2025.
Più nel dettaglio, il certificate in questione (ISIN DE000UG2DJ04) permette di prendere posizione in maniera indiretta su un paniere di tre azioni internazionali operanti nel settore automobilistico, ovvero la francese Renault, l’azienda italo-statunitense Stellantis e Tesla.
Caratteristiche principali
Il certificato, che fa parte di una nuova famiglia di sei panieri di azioni e due panieri di indici, prevede un premio mensile condizionato dell’1,20% con effetto memoria, per un potenziale rendimento annuo del 14,4%. La barriera a premio è posta al 60% del valore iniziale dei tre titoli, quindi l’investitore riceve il premio mensile se nelle date di osservazione il sottostante, facente parte del paniere e con la performance peggiore, non registra un ribasso superiore al 40% dal suo valore iniziale. Grazie all’effetto memoria i premi non corrisposti vengono pagati successivamente, alla prima data di osservazione in cui la condizione viene soddisfatta.
Il certificato, così come la serie, ha una durata che si avvicina ai tre anni, con scadenza fissata al 16 dicembre 2027, ma prevede il rimborso anticipato già da maggio 2025, e con un meccanismo Step-Down, per cui il livello di rimborso diminuisce dell’1% ad ogni data di osservazione, fino ad arrivare al 70% del valore iniziale dei sottostanti.
Passati i tre anni, quindi a scadenza, sono possibili due diversi scenari:
- Se tutte le azioni del basket sono pari o superiori al livello barriera premio (60%), quindi per Renault superiore a 29,154 euro, per Stellantis maggiore di 7,5972 euro e per Tesla più alto di 247,428 dollari, allora l’investitore riceve il valore nominale (100 euro), oltre al premio del periodo e agli eventuali premi in memoria;
- Invece, nel caso in cui anche solo una delle tre azioni sia inferiore alla barriera capitale, si attiva la protezione Airbag, che permette di attutire i cali del mercato. Questo valore, inferiore all’importo nominale, viene calcolato così: Importo di Rimborso = Importo Nominale × [Valore Finale ÷ (Valore Iniziale × Barriera%) ]. Ad esempio, in questo caso di barriera al 60%, ipotizzando una performance a -45%, il certificato rimborsa 75 euro (=100 x 45%/60%).
Da osservare, infine, che due delle azioni sottostanti di questo certificato sono in euro (Renault e Stellantis), mentre Tesla è in dollari, ma questo non crea nessun tipo di problema. Infatti, lo strumento gode dell’opzione Quanto, ovvero i sottostanti in valuta diversa dall’euro non sono esposti al rischio di variazione dei tassi di cambio.
Una gamma molto ampia
Guardando invece all’intera gamma dei nuovi Cash Collect Airbag Worst of con effetto memoria Autocallable, i premi mensili vanno da un minimo dello 0,55% fino a un massimo dell’1,20%, per un rendimento potenziale annuo che può arrivare quindi a superare il 14%. La barriera premio è posta tra il 55% e il 65% a seconda del basket. Le tematiche spaziano dai big dei chip, come Nvidia e Intel, fino alle banche italiane di Piazza affari, passando anche per il settore commerciale e chiaramente automotive. In questa gamma si distinguono i due certificati scritti su paniere di diversi indici azionari: da una parte Eurostoxx Banks, Nasdaq 100 e S&P500 e Nikkei225, dall’altra Eurostoxx Banks, Dividend30, Nasdaq 100, Ftse/Mib e Nikkei225.