Essere stranieri in un’industria o in un paese è il plus indispensabile per la disruption, la generazione rivoluzionaria di nuove idee. È questo il mantra che sta dietro all’ultima acquisizione di Lvmh. Il gruppo mira a un territorio fino ad ora intentato: quello dei giovanissimi
Con la sua ultima mossa, Lvmh gioca in casa: il gruppo di Bernard Arnault ha infatti completato l’acquisizione del 60% delle quote di Off-White, marchio guidato e fondato nel 2014 dal “suo” Virgil Abloh, anche direttore creativo della linea uomo di Louis Vuitton. L’ex braccio destro di Kanye West vedrà dunque rafforzato il suo ruolo strategico nel gruppo per una collaborazione «oltre il regno della moda», come recita il comunicato della società. Abloh comunque manterrà il 40% di Off-White. Non sono emerse indiscrezioni sulla cifra pagata dal gruppo Vuitton. L’operazione si concluderà in 60 giorni.
Un salto che il designer e dj ha già dimostrato in più occasioni di poter compiere. Si pensi alla collaborazione con un altro marchio Lvmh, Rimowa: una linea di valigie trasparenti andata completamente esaurita. Oppure a quella con Nike o Ikea, la cui cassa di risonanza mediatica è stata enorme. L’interesse del talento statunitense di origini ghanesi spazia dai gioielli agli hotel, ai vini. Tutti asset nel portafoglio Vuitton.
Grazie all’accordo con il gruppo di Arnault, il brand amato dai giovanissimi (58 negozi nel mondo) potrà diventare un vero e proprio marchio multicanale del lusso, ha dichiarato Abloh al Ft. Una prospettiva da outsider non potrà che giovare a Lvmh, dice Michael Burke, ceo di Lvmh e presidente di Tiffany. «Sono alla ricerca di persone con una mentalità da immigrante, stranieri in un’industria o in un paese, affamate, desiderose di imparare, di essere differenti in un mondo che è alla costante necessità di idee nuove». Il “livello successivo” della collaborazione con Virgil Abloh arriva proprio nel momento in cui Lvmh intende rinnovare le proprie attività con una dose di disruption (sempre stando alle parole di Michael Burke).
Un passo strategico che fa dire a Bernard Arnault, presidente e amministratore delegato di Lvmh: «Siamo entusiasti di ampliare la nostra partnership di successo con Virgil. Abbiamo già avuto il privilegio di testimoniare la sua eccezionale creatività e visione attraverso il suo lavoro con noi in Louis Vuitton. Non vediamo l’ora di supportare lui e il suo team sia nel guidare la crescita di Off-White che nel lavorare insieme per portare la sua sensibilità unica a una gamma più ampia di categorie di lusso».
Con la sua ultima mossa, Lvmh gioca in casa: il gruppo di Bernard Arnault ha infatti completato l’acquisizione del 60% delle quote di Off-White, marchio guidato e fondato nel 2014 dal “suo” Virgil Abloh, anche direttore creativo della linea uomo di Louis Vuitton. L’ex braccio destro di Kanye West ve…
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