In qualità di fondo alternativo che mira all’innovazione, “volevamo inserire nel nostro portafoglio di investimento aziende virtuose e lungimiranti capaci di compiere passi concreti sulla via della transizione energetica” commenta Alessandro Bruscagin, Chief executive officer di Archeide. “L’abbiamo trovato in Regalgrid, con la quale collaboriamo dal 2016”.
La mission di Regalgrid è quella di diventare lo standard tecnologico che permette di rendere possibile una rivoluzione in corso da un po’ di anni: quella della digitalizzazione dell’energia. Ne parliamo nel dettaglio in questa intervista con Roberto Vendramin, Cfo Regalgrid Europe.
Cosa significa digitalizzazione dell’energia?
Digitalizzazione dell’energia significa tante cose. Noi lo traduciamo anzitutto in trasparenza e capillarità. Trasparenza, perché crediamo che il dato dei consumi energetici dovrebbe essere fruibile in tempo reale: per efficientare la nostra società bisogna infatti che le persone siano consapevoli di come consumano. Questo vale per tutti, che si tratti di utenza residenziale, condominiale, industriale, o della pubblica amministrazione (tra i principali beneficiari delle misure incluse nel Piano nazionale di ripresa e resilienza). Capillarità, perché riteniamo che oltre a parlare e sensibilizzare al tema del fotovoltaico, si debbano iniziare a intraprendere azioni concrete e capillari. Affinché si possano raggiungere obiettivi concreti servono azioni piccole, distribuite e vicino ai consumatori, favorendo la generazione di fotovoltaico residenziale o piccolo industriale sul territorio.
Quali limiti esistono oggi sul mercato delle energie rinnovabili?
Dipendendo da fonti naturali, esisteranno sempre degli squilibri in termini di capacità produttiva dell’energia. E’ però necessario monitorare fin da subito il rapporto tra quanta energia viene generata e quanta viene consumata, per capire il profilo di consumo di potenza. La digitalizzazione dell’energia deve fare in modo che deficit e surplus di energia si incontrino e si soddisfino a vicenda, ottimizzando i consumi e la produzione il più possibile. In seconda analisi, bisogna far parlare tra loro hardware di case produttrici diverse. Regalgrid ha la caratteristica di riuscire a parlare con i principali produttori di inverter, colonnine di ricarica, pompe di calore e accumuli. Abbiamo cercato di mettere la tecnologia al centro dei nuovi investimenti in energia, adattando il servizio ai diversi tipi di consumatore e muovendoci a supporto di una collettività; l’abbiamo fatto sfruttando le comunità energetiche.
Cosa significa per voi avvicinarsi ad un mondo net zero?
Tendere al net zero significa coprire i consumi con energie green. Il problema è che la gestione delle rinnovabili non può essere demandata alla sola rete a causa delle sue inefficienze: penso a quelle del trasporto o nel processo di trasformazione di tensione, ma anche al problema della generazione maggiore o minore in una determinata fascia oraria.
La tecnologia efficiente di Regalgrid permette di sapere immediatamente quando c’è energia disponibile da impiegare per ottimizzarne l’utilizzo. Per fare ciò, utilizziamo degli algoritmi brevettati che monitorano/certificano la rendicontazione dell’attività. Settati i parametri, tutto funziona in modo automatico. App utente e portale servono per dare completa trasparenza a utenti e stakeholders.
Quali sono gli economics dietro ad un progetto di transizione energetica?
Come investitore, che io sia un privato, un condominio, un’azienda, o una PA (pubblica amministrazione), se io investo denaro in un impianto fotovoltaico, necessito di tecnologia per ottimizzare il mio Roi, Return-on-investment. Se investo in un impianto fotovoltaico, avrò un impatto in x anni; se impiego le risorse in una comunità energetica, l’effetto sarà ancora più vantaggioso. La comunità energetica massimizza il ritorno di investimento in un impianto fotovoltaico ed in accumulo, oltre a diminuire e diversificare il rischio di “mancato consumo” tra più utenze.
Seconda cosa, se si vuole valorizzare e monitorare il valore dei propri investimenti bisogna sapere quanto essi si muovono nel tempo. Ciò vale anche quando si sostiene una spesa per efficientamento: quando il kpi dell’investimento peggiora, si devono attuare modifiche per ottimizzare la strategia.
Infine, più è flessibile e intelligente la tecnologia a disposizione, più è possibile creare modelli di business nuovi ed efficienti. In questo caso, si parla di tempi di investimento leggermente più lunghi. L’introduzione di accumulatori potrebbe evitare l’inutilizzo di energia corrente ed evitare situazione di blackout dovuto a picchi d’energia in taluni momenti.
In conclusione, qual è il valore aggiunto delle comunità energetiche?
L’insediamento di comunità energetiche sul territorio ha una triplice valenza: a livello ambientale, riducono il carbon footprint di un territorio; a livello di collettività, creano nuovi network virtuosi che portano alla creazione di smart city e smart grid; a livello di rete, permettono di ottimizzare l’installazione di nuova generazione fotovoltaica senza creare scompensi ed inefficienze. Si tratta di un percorso che, sia in termini di reputation (marketing), che in termini di impatto ambientale e sociale ha valore aggiunto enorme.
Regalgrid attua esattamente tutto questo.
La mission di Archeide Empower Fund guarda proprio ad uno sviluppo in questo senso, allineandosi ai progetti delinati dal team di Regalgrid all’interno dell’articolo, in un’ottima di win-win-win strategy.