Al primo posto della classifica sui 10 titoli che hanno performato meglio nei primi tre mesi dell’anno si colloca Nvidia, con un balzo del +90,1%
Sul podio anche Meta, che registra una performance del +76,1% proseguendo il suo rimbalzo dopo essere crollata ai minimi da otto anni lo scorso novembre
Dopo un 2022 tumultuoso, che gli ha visto incassare un calo del 18% (registrando la peggiore performance dal 2008), l’S&P 500 apre il nuovo anno con un rimbalzo del 7,5% nel primo trimestre. Complice soprattutto lo sprint del settore tecnologico che, tra il 1° gennaio e il 31 marzo, ha messo a segno una performance del +21,65%.
Al primo posto della nuova classifica di Visual Capitalist sui 10 titoli che hanno performato meglio nei primi tre mesi dell’anno si colloca Nvidia, con un balzo del +90,1%. “In qualità di maggiore produttore di chip al mondo per capitalizzazione di mercato, Nvidia ha guadagnato sia grazie a solidi utili che alle performance del settore dei semiconduttori” nel suo complesso, spiegano dal sito di data journalism. Precisando come abbia beneficiato anche della crescente diffusione dell’intelligenza artificiale, attraverso il lancio di software come ChatGpt. Sul podio anche Meta, che registra una performance del +76,1% proseguendo il suo rimbalzo dopo essere crollata ai minimi da otto anni lo scorso novembre, e Tesla (+68,4%). Chiudono la top10 Warner Bros Discovery (+59,3%), Align Technology (+58,4%), Amd (+51,3%), Salesforce (+50,7%), West Pharmaceuticals (+47,3%), General Electric (+46,3%) e Catalent (+46%). Restano fuori i due colossi del tech Apple (+27%) e Microsoft (+21%).
Fonte: Visual Capitalist
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L’analisi per settori, come anticipato in apertura, vede in testa il tech che registra un incremento del +21,65% in tre mesi. A riportare una performance positiva sono state anche le aree “servizi al consumatore” (+21,27%), “consumi discrezionali” (+16,6%), “materiali” (+4,29%), “industria” (+3,47%), “real estate” (+1,95%) e “beni di prima necessità” (+0,72%). Sul versante opposto, hanno salutato il primo trimestre dell’anno in negativo “utility” (-3,24%), “health care” (-4,31%), “energia” (-4,37%) e “servizi finanziari” (-5,56%). “Nonostante la stretta monetaria, anche settori tradizionalmente difensivi come l’energia, i beni di consumo e l’health care hanno sottoperformato l’indice più ampio”, confermano da Visual Capitalist. “Un’inversione di tendenza rispetto ai trend osservati nel 2022”, osservano. Il settore finanziario, in particolare, è stato scosso da alcuni crolli improvvisi, dal fallimento della Signature Bank (crollata in Borsa del -99,8%) al Silicon Valley Financial Group (-99,6%), ai primi due posti della classifica dei peggiori performer del primo trimestre del 2023. Segue First Republic Bank con il -88,5%. A ricoprire le restanti sette posizioni sono Lumen Technologies (-49,2%), Zions Bancorporation (-38,6%), Charles Schwab Corp (-36,9%), Comerica Incorporated (-33,9%), Dish Network (-33,5%), KeyCorp (-27,3%) e Lincoln National Corp (-25,8%).
Fonte: Visual Capitalist