Fineco registra una raccolta netta nel mese di febbraio positiva per 1,3 miliardi, in crescita rispetto agli 891 milioni di gennaio e ai 771 milioni di un anno fa
Massimo Doris, Mediolanum: “Il mese di febbraio ha visto nuovamente volumi commerciali notevoli, che portano il totale a inizio anno a 1,8 miliardi di euro”
Per Banca Generali le soluzioni gestite salgono a 409 milioni di euro, mentre la raccolta amministrata sfiora i 256 milioni di euro
Fineco, record di nuovi clienti a febbraio
Come anticipato, Fineco riporta una raccolta netta nel mese di febbraio positiva per 1,3 miliardi, in crescita rispetto agli 891 milioni di gennaio e ai 771 milioni di un anno fa. Nel dettaglio, la componente gestita sfiora i 687 milioni di euro, più del doppio rispetto al mese di febbraio 2020 (340 milioni), mentre quella amministrata e quella diretta si attestano rispettivamente sui 37 milioni e i 541 milioni di euro. Per non dimenticare poi la cifra record di 14.403 nuovi clienti. “Anche il mese di febbraio registra una raccolta molto solida, soprattutto per quanto riguarda la componente gestita, a conferma della capacità di Fineco di affiancare i clienti in una gestione del patrimonio sempre più efficiente, consapevole e sostenibile”, interviene Alessandro Foti, amministratore delegato e direttore generale dell’istituto.
Mediolanum, Doris: “Raccolta netta a 868 milioni”
Segue Banca Mediolanum, che registra una raccolta netta totale pari a 868 milioni di euro contro i 435 milioni del mese di gennaio. La raccolta netta in risparmio gestito tocca i 457 milioni (contro i 307 milioni di gennaio), mentre quella in risparmio amministrato si attesta sui 411 milioni (contro i 128 milioni del mese precedente). “Il mese di febbraio ha visto nuovamente volumi commerciali notevoli, per oltre un miliardo, che porta il totale a inizio anno a 1,8 miliardi di euro”, spiega il numero uno del Gruppo di Basiglio, Massimo Doris. “La graduale e automatica trasformazione dei depositi in investimenti consente alle famiglie di perseguire e realizzare i propri obiettivi finanziari e al contempo si inserisce perfettamente all’interno della strategia di consulenza che caratterizza Banca Mediolanum. Anche gli altri due pilastri del nostro modello di business, le erogazioni di credito e le polizze protezione, continuano a produrre risultati sempre crescenti e confermano la nostra unicità tra le banche-reti italiane”, conclude.
Generali, un inizio 2021 solido e in crescita
Quanto a Banca Generali, la raccolta netta totale del mese di febbraio tocca i 622 milioni di euro, in crescita del +15% anno su anno, “con una concentrazione dei flussi per la quasi totalità in soluzioni gestite e amministrate ad alto valore aggiunto, mentre la liquidità s’è attestata al solo 9% del dato complessivo (56 milioni di euro)”, spiega l’istituto in una nota ufficiale. Nello specifico, le soluzioni gestite salgono a 409 milioni di euro, con un saldo da inizio anno pari a 634 milioni, mentre la raccolta amministrata sfiora i 256 milioni.
Azimut, Giuliani: “Patrimonio più elevato di sempre”
La rassegna prosegue con il Gruppo Azimut, che nel mese di febbraio riporta una raccolta netta organica positiva per 462 milioni di euro, anche se in calo rispetto ai 676 milioni di gennaio. Il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato tocca i 69,9 miliardi di euro, di cui 48,7 miliardi relativi alle masse gestite. “La raccolta di febbraio rafforza il trend positivo con cui abbiamo iniziato l’anno e registra un’ulteriore crescita nella componente riferita a strumenti di risparmio gestito, a dimostrazione della qualità della consulenza con cui ci affianchiamo ai clienti nella pianificazione dei loro patrimoni”, commenta il presidente Pietro Giuliani. “Nel mese, grazie al consolidamento dell’acquisizione del 55% di Sanctuary Wealth negli Stati Uniti, raggiungiamo anche il dato di patrimonio più elevato di sempre, pari a 69,9 miliardi di euro, rinforzando così il nostro posizionamento tra le principali società indipendenti nel risparmio gestito”.
Anima, raccolta netta negativa per 226 milioni
Chiude il cerchio ancora una volta il Gruppo Anima, con una raccolta netta di risparmio gestito (escluse le deleghe assicurative di Ramo I) negativa per circa 226 milioni di euro (dopo i -123 milioni di gennaio). Complessivamente, le masse gestite sfiorano i 193 miliardi di euro, in crescita di oltre sette miliardi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. “Febbraio si conferma in linea con il mese precedente, caratterizzato da una domanda debole nel segmento retail e da prese di profitto dopo un periodo di ottimi ritorni della nostra gamma di prodotti”, spiega Alessandro Melzi d’Eril, amministratore delegato di Anima Holding, sottolineando tuttavia di mantenere “comunque un outlook positivo in vista di un auspicato graduale allentamento delle incertezze, che pesano sulla propensione dei clienti a nuovi investimenti, causate dall’attuale fase pandemica”.