Decisivo il contributo della componente gestita per Fineco, che supera il precedente massimo storico e sfiora i 791 milioni di euro
Banca Mediolanum chiude il mese di dicembre con una raccolta netta totale di gruppo positiva per 1.083 milioni di euro
Alessandro Melzi d’Eril di Anima Holding: “L’anno che si apre sarà sicuramente sfidante, ma siamo pronti ad affrontarlo”
Fineco: “Nuove opportunità per l’anno che ci attende”
Come anticipato, nonostante l’assenza di politiche commerciali di breve periodo, Fineco riporta una raccolta netta record nel mese di dicembre per 1,6 miliardi di euro, contro i 611 milioni di novembre e i 721 milioni dello stesso periodo del 2019. Decisivo il contributo della componente gestita, che supera il precedente massimo storico e tocca i 791 milioni di euro, 63 punti percentuali in più anno su anno. La componente amministrata, invece, sfiora gli 86 milioni, mentre la raccolta diretta si attesta sui 706 milioni. Complessivamente, il 2020 riporta dunque una raccolta netta per 9,3 miliardi di euro (+59% sul 2019). “Il dato di raccolta estremamente robusto di dicembre, il più elevato nella storia di Fineco, è ancora più significativo alla luce dell’accelerazione registrata dalla componente gestita negli ultimi mesi dell’anno – commenta Alessandro Foti, amministratore delegato e direttore generale dell’istituto – Un’evidenza che conferma ancora una volta la capacità dei nostri consulenti di rispondere alle esigenze dei clienti e che apre la strada a nuove opportunità per l’anno che ci attende”.
Mediolanum, raccolta totale a 1.083 milioni di euro
Sulla stessa linea d’onda anche Banca Mediolanum, che chiude il mese di dicembre con una raccolta netta totale di gruppo positiva per 1.083 milioni di euro, in crescita rispetto ai 423 milioni di novembre. La componente gestita, in particolare, si attesta sui 687 milioni (contro i 273 milioni del mese precedente), mentre la raccolta netta in risparmio amministrato tocca i 396 milioni (contro i 150 milioni di novembre). “Con i fortissimi flussi del mese di dicembre, che ha visto i volumi commerciali raggiungere gli 1,4 miliardi di euro, concludiamo questo 2020 con il record di 10,9 miliardi complessivi – spiega il numero uno del gruppo di Basiglio, Massimo Doris – La raccolta netta totale ha raggiunto il massimo storico di 7,7 miliardi, crescendo del 90% rispetto al 2019, mentre la raccolta in risparmio gestito è stata pari a 4,1 miliardi, in aumento del 39%”. Sul fronte dei crediti alla clientela, aggiunge, si stima un erogato record di oltre tre miliardi. “Anche i premi protezione hanno toccato i massimi con oltre 136 milioni nel 2020, in aumento del 29%, in linea con gli obiettivi che ci siamo prefissati per questa strategica linea di business”, conclude.
Banca Generali, Mossa: “Guardiamo con fiducia al 2021”
“Siamo davvero orgogliosi del lavoro al fianco dei clienti e dei risultati raggiunti. Dicembre è stato uno dei migliori mesi di sempre nella storia della banca e, pur con tutte le complessità e criticità di questa terribile crisi, siamo stati in grado di aumentare complessivamente nell’anno i flussi di raccolta arrivando a sfiorare i sei miliardi”, interviene Gian Maria Mossa, amministratore delegato e direttore generale di Banca Generali. “La solidità e la sostenibilità del nostro modello di business poggia sulla forza e la qualità di persone di fiducia, con la tecnologia che ne migliora l’efficacia nei servizi. L’unicità di queste caratteristiche, unite alle risposte che ci arrivano dalla clientela, ci fanno guardare con rinnovata fiducia alle sfide di questo 2021”, aggiunge. La raccolta netta totale dell’istituto nel mese di dicembre, infatti, si attesta sui 782 milioni di euro, contro i 406 milioni del mese di novembre. Le soluzioni gestite, nel dettaglio, riportano il valore più alto di sempre su base mensile, pari a 737 milioni di euro (+91%). Da inizio anno, invece, si parla di 5,9 miliardi di euro (5,1 miliardi nel 2019). Le soluzioni gestite sfiorano i 3,2 miliardi (+71% rispetto all’anno precedente), “mostrando una netta accelerazione nel corso dell’ultimo trimestre pari a 1,3 miliardi di euro grazie a una crescente attenzione verso la riqualificazione della liquidità dettata dall’attuale contesto economico-finanziario”, spiega una nota ufficiale.
Anima Holding: “Chiusura ben oltre le aspettative”
Dopo aver riportato nel mese di novembre una raccolta netta di risparmio gestito (escluse le deleghe assicurative di Ramo I) negativa per -318 milioni di euro (in linea con i -730 milioni di ottobre), il Gruppo Anima chiude l’anno pandemico col segno più, per circa 515 milioni di euro. Il totale da inizio anno si attesta sui 0,6 miliardi di euro, riflettendo l’ingresso di clienti istituzionali per oltre 600 milioni, “che ha compensato un andamento ancora marginalmente negativo per il segmento retail”, si legge in una nota. Secondo Alessandro Melzi d’Eril, amministratore delegato di Anima Holding, “considerata l’eccezionalità del contesto che ha così pesantemente influenzato l’economia e la volatilità dei mercati”, la chiusura dell’esercizio si rivela essere “ben oltre le ragionevoli aspettative, con una raccolta netta positiva per circa 600 milioni di euro”. “L’anno che si apre sarà sicuramente sfidante, ma siamo pronti ad affrontarlo sia sul fronte delle attività ordinarie, grazie alla qualità del nostro team di gestione e alle attività di supporto ai nostri partner distributivi, che in vista di possibili opportunità di consolidamento della distribuzione bancaria nel nostro paese”, conclude.
Azimut: nel 2020 raccolta netta sui 4,5 miliardi
Chiude il cerchio il Gruppo Azimut, che riporta una raccolta netta nell’anno pari a 4,5 miliardi di euro (di cui 172,8 milioni nel mese di dicembre), portando il patrimonio complessivo a 60,4 miliardi (in crescita del +2,3% rispetto al 2019). “Nel 2020 abbiamo superato il record di utile netto con un dato che oscillerà tra i 375 e 415 milioni di euro, ben al di sopra del target di 300 milioni di euro annunciato prima dello scoppio della pandemia”, spiega Gabriele Bei, amministratore delegato del Gruppo. Poi conclude: “Siamo fiduciosi che tutto ciò verrà riflesso in una corretta valorizzazione del titolo”.