Il design da collezione conquista l'Italia nel 2021

27.1.2022
Tempo di lettura: 5'
In crescita le aggiudicazioni nelle aste italiane di oggetti di design da collezione. L'anno che si è appena concluso registra un forte interesse per gli oggetti unici e in serie limitata che vengono acquistati anche dall'estero. Cambi e Il Ponte si dividono la fetta principale del mercato di fine design. Ecco le aggiudicazioni più importanti dell'anno
La corsa al design da collezione nelle principali aste coinvolge anche l'Italia. Le aggiudicazioni totali per valore nel 2021 di Cambi e di Il Ponte segnano un balzo in avanti rispetto al 2020 e una ripresa rispetto ai valori pre pandemia del 2019. L'interesse di collezionisti e investitori si concentra principalmente sui maestri italiani del Novecento e sulle produzioni italiane. Tra questi troviamo i lavori di Superstudio, Ettore Sottsass, Giò Ponti, Gabriella Crespi, Claudio Vignoni, Angelo Lelli. Tra le grandi manifatture italiane troviamo Fontana Arte, Poltronova e Cassina.
Alcune importanti aggiudicazioni hanno riguardato anche lavori di designer internazionali come Max Ingrand, Ingo Maurer e Yoichi Ohira. In ogni caso fondamentale è la tracciabilità e la provenienza degli oggetti. Una fetta non trascurabile di acquirenti partecipa alle aste e acquista dall'estero. Guardando alle principali aggiudicazioni dell'anno, in tutti i casi risultano superate le stime iniziali di valore e nella maggior parte dei casi le aggiudicazioni sono a più del doppio della stima alta. Milano è la piazza più importante per il design da collezione. È qui che si tengono le aste di fine design dei principali operatori del settore.
Per Cambi il design si è confermato anche nel 2021 il fiore all'occhiello della casa con aggiudicazioni per 7.365.000 euro, in forte crescita rispetto a quelle del 2020, pari a 5.500.000 euro, e in linea con quelle del 2019, pari a 7.346.000 euro, primo anno pre pandemia. Il venduto dell'anno appena concluso è pari al 20% del totale delle vendite dell'anno di tutte le categorie di beni trattati dalla casa. Le vendite di design, infatti, sono per Cambi superiori a quelle di pittura e scultura antica e dell'Ottocento, pari al 22%, e superiori alle vendite di antiquariato, che rappresentano il 21% del totale.
A seguire i beni di lusso con il 16%, l'arte contemporanea con il 10% e naturalia e arte orientale con l'8%. Il design si rivela così un settore sempre più dinamico che riscuote grandissimo successo sia per i piccoli sia per i grandi collezionisti. Tra gli acquirenti di questi oggetti, la percentuale di aggiudicazioni a clienti esteri è stata del 9% mentre il dato per valore dei lotti andati all'estero è stato pari al 14% del totale.
Tra gli oggetti più costosi (diritti inclusi) aggiudicati nel corso dell'anno troviamo al primo posto un divano di Superstudio componibile modello Bazaar, produzione Giovannetti, Italia, 1968, aggiudicato per 156.350 euro (stima di 40.000 - 60.000 euro) nel corso dell'asta Fine Design di Milano del 23 giugno 2021.

Al secondo posto si colloca la lampada a sospensione Porca Miseria! di Ingo Maurer, in edizione limitata di pezzi unici, venduta per 82.600 euro (stima 40.000 – 50.000 euro) anch'essa nell'asta dello scorso 23 giugno 2021.

Al terzo posto si posiziona il grande lampadario ovale mod. 1880, Fontana Arte, portato alla fiera di Milano del 1961, venduto per 65.100 euro (stima 15.000 – 20.000 euro) sempre nel corso dell'asta del 23 giugno.

Al quarto posto troviamo due diversi lotti aggiudicati alla stessa somma di 52.600 euro: un mobile contenitore di Giò Ponti prod. Singer and Sons, Usa, 1953, stima 30.000 – 40.000 euro, nell'asta Fine Design di Milano del 23 giugno 2021 e una coppia di poltrone mod. Gena, di Claudio Vagnoni, prod. 1P, Italia, 1969, stima 2.000 – 3.000 euro, nell'asta Design 200 di Milano del 24 marzo 2021.

Al quinto posto, infine, troviamo un mobile contenitore mod. MS 180 di Ettore Sottsass, prod. Poltronova,Italia, 1964, venduto per 50.100 (stima 20.000 – 30.000 euro) nell'asta Fine Design di Milano del 13 dicembre 2021.

Per Cambi il design si è confermato anche nel 2021 il fiore all'occhiello della casa con aggiudicazioni per 7.365.000 euro, in forte crescita rispetto a quelle del 2020, pari a 5.500.000 euro, e in linea con quelle del 2019, pari a 7.346.000 euro, primo anno pre pandemia. Il venduto dell'anno appena concluso è pari al 20% del totale delle vendite dell'anno di tutte le categorie di beni trattati dalla casa. Le vendite di design, infatti, sono per Cambi superiori a quelle di pittura e scultura antica e dell'Ottocento, pari al 22%, e superiori alle vendite di antiquariato, che rappresentano il 21% del totale.
A seguire i beni di lusso con il 16%, l'arte contemporanea con il 10% e naturalia e arte orientale con l'8%. Il design si rivela così un settore sempre più dinamico che riscuote grandissimo successo sia per i piccoli sia per i grandi collezionisti. Tra gli acquirenti di questi oggetti, la percentuale di aggiudicazioni a clienti esteri è stata del 9% mentre il dato per valore dei lotti andati all'estero è stato pari al 14% del totale.
Tra gli oggetti più costosi (diritti inclusi) aggiudicati nel corso dell'anno troviamo al primo posto un divano di Superstudio componibile modello Bazaar, produzione Giovannetti, Italia, 1968, aggiudicato per 156.350 euro (stima di 40.000 - 60.000 euro) nel corso dell'asta Fine Design di Milano del 23 giugno 2021.

Divano di Superstudio componibile modello Bazaar, produzione Giovannetti, Italia, 1968. Courtesy Cambi Aste
Al secondo posto si colloca la lampada a sospensione Porca Miseria! di Ingo Maurer, in edizione limitata di pezzi unici, venduta per 82.600 euro (stima 40.000 – 50.000 euro) anch'essa nell'asta dello scorso 23 giugno 2021.

Lampada a sospensione Porca Miseria! di Ingo Maurer. Courtesy Cambi Aste
Al terzo posto si posiziona il grande lampadario ovale mod. 1880, Fontana Arte, portato alla fiera di Milano del 1961, venduto per 65.100 euro (stima 15.000 – 20.000 euro) sempre nel corso dell'asta del 23 giugno.

Grande lampadario ovale mod. 1880, Fontana Arte, fiera di Milano del 1961. Courtesy Cambi Aste
Al quarto posto troviamo due diversi lotti aggiudicati alla stessa somma di 52.600 euro: un mobile contenitore di Giò Ponti prod. Singer and Sons, Usa, 1953, stima 30.000 – 40.000 euro, nell'asta Fine Design di Milano del 23 giugno 2021 e una coppia di poltrone mod. Gena, di Claudio Vagnoni, prod. 1P, Italia, 1969, stima 2.000 – 3.000 euro, nell'asta Design 200 di Milano del 24 marzo 2021.

Mobile contenitore di Giò Ponti prod. Singer and Sons, Usa, 1953. Courtesy Cambi Aste
Al quinto posto, infine, troviamo un mobile contenitore mod. MS 180 di Ettore Sottsass, prod. Poltronova,Italia, 1964, venduto per 50.100 (stima 20.000 – 30.000 euro) nell'asta Fine Design di Milano del 13 dicembre 2021.
Mobile contenitore mod. MS 180 di Ettore Sottsass, prod. Poltronova,Italia, 1964. Courtesy Cambi Aste
Per Il Ponte il dipartimento Arti Decorative del '900 e Design ha conseguito vendite per 2.500.000 euro nel 2021 in forte crescita rispetto al 2020 (1.913.186 euro) e al 2019 (1.642.195 euro). La percentuale di acquirenti stranieri è stata pari a 46% per lo più localizzati tra Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Germania, Belgio e Paesi Bassi. La percentuale di società acquirenti è stata pari al 35%. I più importanti lotti aggiudicati nel 2021 (diritti inclusi) sono per lo più oggetti dell'arte vetraia e in particolare i vasi.
Al primo posto troviamo infatti un grande vaso ovoidale con colletto troncoconico dell'artista e designer giapponese Yoichi Ohira, esecuzione Livio Serena e Giacomo Barbini, Murano 2002, venduto per 81.250 euro (stima 5.000 – 6.000 euro) nell'asta 537 di Milano del 16, 17 e 20 dicembre 2021.

Al secondo posto un altro importante lavoro di Yoichi Ohira, nello specifico un grande vaso a mosaico, esecuzione Livio Serena e Giacomo Barbini, Murano 2003, venduto per 62.500 euro (stima 5.000 – 6.000 euro) sempre nell'asta di Milano dello scorso dicembre.

Al terzo posto troviamo un vaso a balaustro su base tronco-conica applicata a caldo di Ercole Barovier, esecuzione vetreria artistica Barovier & C. Murano, 1923 ca, aggiudicato per 43.750 euro (stima 9.000 – 12.000 euro) nell'asta 514 di Milano del 24 e 25 giugno 2021.

Al quarto posto un divano-isola soggiorno modello “Safari” di Archizoom Associati, produzione Poltronova, 1967-68 ca, venduto per 35.000 euro (stima 9.000 – 10.000 euro) nell'asta 514 di Milano del 24 e 25 giugno 2021.

Al primo posto troviamo infatti un grande vaso ovoidale con colletto troncoconico dell'artista e designer giapponese Yoichi Ohira, esecuzione Livio Serena e Giacomo Barbini, Murano 2002, venduto per 81.250 euro (stima 5.000 – 6.000 euro) nell'asta 537 di Milano del 16, 17 e 20 dicembre 2021.

Grande vaso a mosaico di Yoichi Ohira, esecuzione Livio Serena e Giacomo Barbini, Murano 2003. Courtesy Il Ponte
Al secondo posto un altro importante lavoro di Yoichi Ohira, nello specifico un grande vaso a mosaico, esecuzione Livio Serena e Giacomo Barbini, Murano 2003, venduto per 62.500 euro (stima 5.000 – 6.000 euro) sempre nell'asta di Milano dello scorso dicembre.

Grande vaso ovoidale di Yoichi Ohira, esecuzione Livio Serena e Giacomo Barbini, Murano 2002. Courtesy Il Ponte
Al terzo posto troviamo un vaso a balaustro su base tronco-conica applicata a caldo di Ercole Barovier, esecuzione vetreria artistica Barovier & C. Murano, 1923 ca, aggiudicato per 43.750 euro (stima 9.000 – 12.000 euro) nell'asta 514 di Milano del 24 e 25 giugno 2021.

Vaso a balaustro di Ercole Barovier, esecuzione vetreria artistica Barovier & C. Murano, 1923 ca. Courtesy Il Ponte
Al quarto posto un divano-isola soggiorno modello “Safari” di Archizoom Associati, produzione Poltronova, 1967-68 ca, venduto per 35.000 euro (stima 9.000 – 10.000 euro) nell'asta 514 di Milano del 24 e 25 giugno 2021.
Divano-isola soggiorno modello “Safari” di Archizoom Associati, produzione Poltronova, 1967-68 ca. Courtesy Il Ponte
Infine, al quinto posto un mobile luminoso modello “Cronotopo” di Nanda Vigo, prod. Driade, Italia 1971, venduto per 18.750 euro (stima 7.000 – 8.000 euro) sempre nell'asta di giugno.

Stefano Andrea Poli, capo del dipartimento Arti Decorative del '900 e Design di Il Ponte, ha dichiarato a We Wealth: “L'anno appena trascorso ha confermato il consolidato successo nazionale e internazionale per opere rare o eccezionali, realizzate nell'ambito delle arti decorative italiane del XX secolo. Sia in questo settore, sia in quello dell'arredo d'autore e del design, si rileva inoltre uno spostamento dell'interesse collezionistico verso gli anni '20 e '30 da un lato, e verso gli anni '70, '80 dall'altro. Infine, il dato rilevante del 2021 è un crescente interesse per alcuni capolavori del XXI secolo. La tracciabilità delle provenienze, l'affondo archivistico e la precisione delle ricerche bibliografiche, di supporto alla conoscenza e alla valorizzazione delle opere, si confermano tra i punti di forza del dipartimento”.
alessandro@we-wealth.com
Mobile luminoso modello “Cronotopo” di Nanda Vigo, prod. Driade, Italia 1971. Courtesy Il Ponte
Stefano Andrea Poli, capo del dipartimento Arti Decorative del '900 e Design di Il Ponte, ha dichiarato a We Wealth: “L'anno appena trascorso ha confermato il consolidato successo nazionale e internazionale per opere rare o eccezionali, realizzate nell'ambito delle arti decorative italiane del XX secolo. Sia in questo settore, sia in quello dell'arredo d'autore e del design, si rileva inoltre uno spostamento dell'interesse collezionistico verso gli anni '20 e '30 da un lato, e verso gli anni '70, '80 dall'altro. Infine, il dato rilevante del 2021 è un crescente interesse per alcuni capolavori del XXI secolo. La tracciabilità delle provenienze, l'affondo archivistico e la precisione delle ricerche bibliografiche, di supporto alla conoscenza e alla valorizzazione delle opere, si confermano tra i punti di forza del dipartimento”.
alessandro@we-wealth.com