REA 2021, artisti emergenti per collezionisti millennials

Tempo di lettura: '
Milano fino al 6 settembre REA! Art Fair 2021 propone artisti emergenti senza l'intermediazione delle gallerie. Un evento ritagliato per collezionisti millennials che si sono avvicinati all'arte durante i lockdown e che ora non possono più farne a meno

Rea! 2021La seconda edizione di REA! 2021 Art Fair è in corso fino al 6 settembre alla Fabbrica del Vapore di Milano.


La fiera propone i lavori di 100 artisti italiani e internazionali selezionati da un comitato composto dalle curatrici Maria Myasnikova, Milena Zanetti, Laura Pieri, Paola Shiamtani e PelinZeytinci. Il percorso espositivo si articola in sette sezioni: pittura, scultura, fotografia, digital art, installazione, performance e street art.Talk tematici arricchiscono la presentazione in ciascuno dei giorni dell'esibizione.


Rea! 2021
L'elemento dirompente del format è l'assenza delle gallerie. Sì, perché gli artisti partecipano direttamente promuovendo stessi con il supporto di un team curatoriale che li segue sin dalle fasi precedenti alla fiera e per quelle successive. Il format, che in realtà esiste già all'estero, è stato ideato da noi in primis per dare spazio agli artisti emergenti senza rappresentanza, che ne avevano bisogno per approcciarsi al mercato per le prime volte.

Ha dichiarato Maryna Rybakova, director e co-founder di REA Arte. Dopo la prima edizione della fiera è emerso che i due aspetti che hanno più colpito i collezionisti che hanno acquistato opere sonol'assenza di intermediazione e la trasparenza dei prezzi, prosegue la Rybakova.

I prezzi delle opere sono liberamente accessibili. La quotazione è infatti esposta accanto all'opera. Il contatto diretto tra artista e collezionista, inoltre, ci ha permesso di avvicinare il grande pubblico al collezionismo, non solo dal punto di vista di acquisto di opere d'arte per i criteri di estetica - per abbellire la casa, ma anche dalla prospettiva di poter investire nei giovani creativi, nello sviluppo delle loro idee e ricerca visiva, sempre secondo Maryna Rybakova. Gli ideatori dell'evento sono dodici giovani imprenditrici dell'arte e la fiera è realizzata con il patrocinio del Comune di Milano e della Fondazione Cariplo.



La fiera è ad alto contenuto digitale. L'accesso può avvenire in presenza oppure tramite i canali digitali per una fruizione a distanza. Inoltre, la piattaforma digitale consente l'acquisto online delle opere in esposizione.

Questa fiera ha recepito il meglio che il periodo dei lockdown ha portato con sé nel sistema dell'arte: alta digitalizzazione, prezzi trasparenti e nuovi collezionisti under 40.


Agli artisti presenti saranno assegnati tre premi: un premio in denaro di 1.500 euro, un premio residenza d'arte per un artista vincitore e una mostra collettiva nel 2022 per dieci artisti selezionati. I premi sono assegnati da giurie esterne. Quali riscontri hanno avuto i vincitori della precedente edizione? Risponde Paola Shamtani, membro del comitato curatoriale della fiera: “Yara Piras and Freya Moffat hanno ricevuto il Pini Art Prize assegnato nel corso dell'edizione 2020. Ciò ha consentito loro di programmare delle mostre presso la fondazione Adolfo Pini di Milano curate rispettivamente dall'artista Adrian Paci e da Marco Meneguzzo.


La mostra di Yara Piras si è conclusa di recente con grande successo mentre la mostra di Freya Moffat si terrà dal 14 di settembre al 12 di novembre. Inoltre, 10 artisti dell'edizione 2020 hanno tenuto una mostra collettiva presso lo Scalo Lambrate a Milano dal titolo “Routes”, curata da REA!. Gli artisti così premiati sono stati Jeremy Knowles, Clara Rubin, Alessio Guarda, Leo Cogliati, Dominique Cro, Peng Shuai, Lorenzo Papanti, Alisa Chunchue, Kim Gromoll e Giacomo Zornetta”.


Quali sono le nuove frontiere dell'arte che emergono da questa fiera?Direi che la digitalizzazione, intesa in senso lato, è sicuramente l'elemento che più spicca tra le cosiddette novità del settore. Una digitalizzazione che si esplica su molteplici fronti, dalla base della piramide fino al suo vertice, afferma Elisabetta Roncati, Art consultant per REA!. Lavorando a stretto contatto con creativi emergenti abbiamo notato, già dalla prima edizione della fiera, la notevole quantità di application aventi per soggetto opere digitali. A tale situazione si è poi aggiunta la "questione" NFT,(non fungible token) balzata agli occhi del grande pubblico nei primi mesi di quest'anno. Visto il generale interesse che l'argomento fa scaturire abbiamo pensato di dedicare ben due appuntamenti del Public Program alla questione.


Indubbiamente la situazione pandemica ha rafforzato l'utilizzo di metodologie digitali anche nel settore arte e cultura. Si sono accelerati alcuni processi, come l'incremento delle transazioni derivanti da canali online. Come REA Fair abbiamo scelto di sostenere questi rafforzamenti, ad esempio rendendo disponibili all'acquisto telematico le opere esposte.


Inoltre, nonostante la situazione attuale consenta l'accesso di persona alla Fabbrica del Vapore rispettando determinati accorgimenti, abbiamo deciso di creare un tour virtuale della mostra mercato grazie al supporto di Artland. Dunque, digitalizzazione, transazioni online, NFT saranno termini che ricorreranno sempre più nel nostro settore. Potranno esserci, come la storia economica ci insegna, momenti di alto interesse che si alterneranno a fasi calanti, ma il futuro è pressoché scritto. Ovviamente per chi riesce a leggere tra le righe.


Tra gli artisti da seguire con particolare attenzione Romeo Gomez Lopez, di Città del Messico, il tedesco Tobias Groot, l'italiano Roberto Beragnoli e Curatela Placebo (collettivo).


alessandro@we-wealth.com
Opinione personale dell’autore
Il presente articolo costituisce e riflette un’opinione e una valutazione personale esclusiva del suo Autore; esso non sostituisce e non si può ritenere equiparabile in alcun modo a una consulenza professionale sul tema oggetto dell'articolo.
WeWealth esercita sugli articoli presenti sul Sito un controllo esclusivamente formale; pertanto, WeWealth non garantisce in alcun modo la loro veridicità e/o accuratezza, e non potrà in alcun modo essere ritenuta responsabile delle opinioni e/o dei contenuti espressi negli articoli dagli Autori e/o delle conseguenze che potrebbero derivare dall’osservare le indicazioni ivi rappresentate.
Specializzato in diritto tributario presso la Business School de Il Sole 24 ore e poi in diritto e fiscalità dell’arte, dal 2004 è iscritto all’Albo degli Avvocati di Milano ed è abilitato alla difesa in Corte di Cassazione. La sua attività si incentra prevalentemente sulla consulenza giuridica e fiscale applicata all’impiego del capitale, agli investimenti e al business. E’ partner di Cavalluzzo Rizzi Caldart, studio boutique del centro di Milano. Dal 2019 collabora con We Wealth su temi legati ai beni da collezione e investimento.

Cosa vorresti fare?