Un segno tangibile di amicizia e stima: il dono di un orologio. Di un Patek Philippe. Nella storia che segue, si tratta del Patek Philippe “Riccio” 1491, personalizzato per il rivenditore Rolandi. Era il 1952, e Achille Lauro lo donava a Pasquale Di Costanzo in occasione della festa di Piedigrotta, a Napoli, come ringraziamento per l’organizzazione dell’amatissimo evento mondano.

Il soprannome di “Riccio” si deve alla forma delle anse, che ricordano il ricciolo di una ciocca di capelli. Fra gli appassionati è invalsa l’opinione che la referenza 1491, in produzione tra il 1940 e il 1958, rappresenti uno degli orologi più attrattivi e seducenti mai realizzati da Patek Philippe.

Achille Lauro
Il modello è anche soprannominato “Fernandel” dai collezionisti francesi, dato che il celebre attore francese (al secolo Fernand-Joseph-Désiré Contandin, 1903-1971, il “Don Camillo” della saga cinematografica dedicata a lui e a “Peppone”) di ascendenze italiane era solito indossarlo. Questo oggetto prezioso, non solo per la fattura ma anche per la storia del costume nazionale, andrà in asta da Finarte il 10 giugno 2024.
I protagonisti: Achille Lauro, Pasquale Di Costanzo, Piedigrotta, Rolandi e… Patek Philippe
Pasquale Di Costanzo fu un importante commerciante di stoffe, nonché decoratore e scenografo di manifestazioni teatrali e d’arte. Il suo nome è indissolubilmente legato al Teatro San Carlo di Napoli, di cui fu sovrintendente dal maggio 1944 con l’Aida al dicembre 1972 con la Turandot. Di Costanzo riuscì a far risplendere l’antica fama del San Carlo, e fu capace di portare sul palco i più prestigiosi direttori di scena e artisti del tempo.

Pasquale Di Costanzo e Renata Tebaldi
Achille Lauro è stato un celebre armatore e politico. Proprietario di una delle più importanti flotte mercantili italiane di sempre, la Flotta Lauro, nel secondo dopoguerra fu un esponente di spicco del movimento monarchico. Fu sindaco di Napoli per due volte, dal luglio 1952 al dicembre 1957, e nel 1961, oltre che deputato alla Camera e senatore della Repubblica. Achille Lauro fu anche uno storico presidente del Napoli calcio.
La festa di Piedigrotta è una festa popolare che ricorre l’8 settembre a Napoli. Visse il suo massimo splendore fra la fine dell’Ottocento e la seconda metà del Novecento, quando divenne vetrina della musica partenopea in concomitanza col Festival della canzone napoletana.

Piedigrotta
Rolandi è stata un’orologeria fondata a Napoli nel 1948 e, al meglio delle nostre ricerche, in attività per pochi anni, rendendo questa personalizzazione un’assoluta chimera.
I dettagli tecnici del Patek Philippe Riccio in asta da Finarte
Il Patek Philippe Riccio 1491 presenta cassa rotonda in oro 18k, n.668613 e anse a riccio. Il quadrante è color crema, con indici applicati, il movimento è a carica manuale. Il bracciale invece – in oro 18k – è a maglie rivettate elastiche con dedica sulla fibbia: “Piedigrotta 52 a Pasquale Di Costanzo”.

Il segnatempo possiede inoltre un cinturino in più, in pelle e fibbia Patek Philippe in oro. Al lotto si accompagna un estratto d’archivio Patek Philippe.

Patek Philippe Riccio ref. 1491
Gli altri pezzi salienti della prossima asta di orologi da collezione targata Finarte
I lotti a catalogo sono 190, tutti grandi marchi dell’alta orologeria (Rolex, Patek Philippe, Vacheron Constantin, Cartier e Breguet e non solo). La selezione varia da una proposta di modelli vintage e neo-vintage a orologi contemporanei, senza escludere chicche di maison-nicchia.
Mai senza Rolex (o Patek)
Oltre al Patek Philippe Riccio, si segnala, per gli amanti del genere, un Cartier Tank Chinoise degli anni ‘40 (lotto 127, base d’asta 8.000 euro). I collezionisti e appassionati di Rolex potranno scegliere per esempio il lotto 96, un importante Submariner realizzato per la Marina militare britannica (base d’asta di 70.000 euro), il lotto 89, ovvero un Daytona 6263 a carica manuale in oro (base d’asta anche in questo caso pari a 70.000 euro).
Le rarità da super collezionisti
Tra le rarità neo-vintage, vera e propria tendenza di mercato, il primo tourbillon a carica automatica mai prodotto in serie, la referenza 25643BA di Audemars Piguet (lotto 188, base d’asta 14.000 euro). Inoltre, un introvabile Breguet ore saltanti Souscription (lotto 35, stima di partenza 9.000 euro).
Ampia selezione anche di iconici cronografi d’epoca, tra i quali un Omega OT988 con quadrante nero e numeri Breguet (lotto 145, base d’asta 10.000 euro), un Vacheron Constantin 4178 in oro rosa (lotto 23, base d’asta 14.000 euro), e un Patek Philippe 130 con quadrante bitonale (lotto 190, valutazione 20.000 euro).