Intesa Sanpaolo ha identificato gli obiettivi net zero per le società del wealth management del gruppo. Si tratta di Eurizon Capital sgr, Fideuram asset management sgr, Fideuram am Ireland e del gruppo assicurativo Intesa Sanpaolo Vita.
Queste realtà sono, infatti, le prime società di asset management italiane a dare disclosure ai target net zero, così come un anno fa (1 novembre 2021) sono state le prime società ad aderire alla net zero asset managers iniziative (Nzami) e alla net-zero asset owner alliance (Nzaoa).
In quella occasione, le società di wealth management di Intesa Sanpaolo si erano impegnate a pubblicare i propri obiettivi intermedi, finalizzati a raggiungere entro il 2050 la neutralità delle emissioni nette di gas serra dei patrimoni gestiti.
I target, approvati dai cda delle singole società, fanno seguito alla pubblicazione – in sede di piano industriale 2022-2025 – degli obiettivi al 2030 di riduzione delle emissioni finanziate relative ai principali settori ad alta intensità di emissioni, riconducibili all’adesione alla net zero banking alliance.
Gli impegni assunti con l’adesione alla Nzami
- Come 1° ambito d’azione, gli asset manager si impegnano a identificare la quota di asset, definita portafoglio in scope, che sarà gestita con l’obiettivo di arrivare alla neutralità climatica entro il 2050.
- Il 2° ambito per azione ha per oggetto l’ambizione, espressa da parte di Eurizon, Fideuram asset management e Fideuram am Ireland, di ridurre del 50% entro il 2030 le emissioni finanziate rispetto al baseline year (2019), anche attraverso l’investimento in climate solutions e attività di
stewardship & engagement.
- È previsto, inoltre, un impegno a instaurare solidi piani di interazione con le società partecipate focalizzati a incentivarle ad attuare efficaci percorsi di decarbonizzazione.
- Infine è assunto anche l’impegno ad aumentare gli investimenti in attività ecosostenibili.