Indiscrezioni di stampa vogliono che la firma di Giuseppe Conte sia arrivata sul dossier Mps. Intanto, Equita conferma il rating hold e gli osservatori guardano alla neo presidenza di UniCredit di Pier Carlo Padoan
Palazzo Chigi non ha confermato. Ma il premier Giuseppe Conte avrebbe apposto la sua firma sull’autorizzazione alla
scissione del ramo d’azienda di Banca Monte Paschi corrispondente agli 8,1 miliardi di crediti deteriorati da cedere ad Amco. Il Tesoro, azionista per il 68% della banca, premerebbe per chiudere il dossier, soprattutto a causa della difficoltà di trovare un compratore per la banca. I fatti smentiscono puntualmente le voci di mercato.
Gli analisti di Equita Sim ribadiscono intanto il rating hold con prezzo obiettivo a 1,6 euro su Banca Monte Paschi (-3,53% il 19/10/2020 a 1,12 euro). Poi sottolineano due aspetti. Uno, a causa dell’eccessiva onerosità di una possibile emissione At1 (Tier 1 aggiuntivo, pari a 700 milioni) la banca ha emesso a settembre un Tier 2 ad un tasso dell’8,5%. Due, la banca prevede esercizi in perdita fino al 2022. Ciò lascia supporre che il grado di patrimonializzazione post accordo con Amco sia basso (Cet1 fully phased al 9,7%). Equita ritiene “più percorribile l’opzione di una ricapitalizzazione da parte del Mef”. Le risorse del ministero potrebbero utilizzarsi “per aumentare le coperture dei rischi legali e rendere più appetibile la banca in un’ottica M&A”.
Tre sarebbero le strade per l’uscita del Ministero dell’economia e delle finanze da Rocca Salimbeni. La fusione con un’altra banca, l’offerta del pacchetto azionario in pancia al Mef o infine la gara. La quota di privati dovrebbe essere pari almeno al 30%. A inizio settembre, con l’emissione del suo Tier 2 decennale Mps ha avuto successo, riuscendo a incamerare 300 milioni. 50 in più di quanto atteso. Gli osservatori intanto guardano alla fresca nomina di Pier Carlo Padoan alla presidenza di UniCredit: l’economista è uno dei più profondi conoscitori del dossier di Banca Monte Paschi…
Palazzo Chigi non ha confermato. Ma il premier Giuseppe Conte avrebbe apposto la sua firma sull’autorizzazione alla scissione del ramo d’azienda di Banca Monte Paschi corrispondente agli 8,1 miliardi di crediti deteriorati da cedere ad Amco. Il Tesoro, azionista per il 68% della banca, premerebbe pe…
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