È pensiero comune che la filatelia sia una passione a senso unico. Un mercato in crisi, se non forse morto. Eppure, le collezioni importanti e i tesori più introvabili continuano a conquistare cifre straordinarie. Recentissima è infatti la notizia della vendita di quello che si ritiene essere il francobollo più raro d’America, il “Z” grill da un centesimo del 1868 di proprietà del magnate degli investimenti Bill Gross, aggiudicato lo scorso 15 giugno per 4,4 milioni di dollari. L’acquirente si è difatti accaparrato l’unico esemplare in mani private dei due al mondo conosciuti, l’altro dei quali è di proprietà della New York Public Library da più di un secolo ed è in prestito a lungo termine allo Smithsonian National Postal Museum di Washington.
Ma che la filatelia non sia un mercato in crisi lo si può intuire anche guardando al numero di aste pubblicate su Philasearch, principale portale dedicato agli appassionati di francobolli e timbri postali, che tra metà giugno e metà luglio 2024 segnala oltre 60 appuntamenti in tutto il mondo. O apprezzando i risultati delle vendite all’incanto, che mediamente registrano percentuali di venduto intorno al 50%. Ma soprattutto osservando la nascita di nuovi dipartimenti dedicati a questa nicchia di mercato.
Il nuovo dipartimento di filatelia di Art-Rite Auction House
Ultimo in Italia è quello inaugurato lo scorso febbraio dalla milanese Art-Rite Auction House con la vendita della prima parte di una delle collezioni italiane più importanti ancora in mani private per qualità, stato di conservazione e rarità. Si tratta della raccolta filatelica di Giorgio Cuneo, che conta circa 40mila pezzi molti dei quali già periziati (e centinaia in fase di studio).
Di questa, ben 532 lotti saranno proposti all’incanto dalla casa d’aste il 26 giugno prossimo, una selezione incentrata sul periodo antico (XIX secolo), con un significativo riferimento al Regno di Napoli e di Sardegna. «Siamo felici di inaugurare il nuovo dipartimento di filatelia, in collaborazione con Auction Gallery di Firenze, con una collezione importante come quella del dott. Giorgio Cuneo” ha affermato Attilio Meoli, AD di Art-Rite in occasione della prima asta. “Diamo così sempre più concretezza alla strategia di ampliamento che stiamo perseguendo negli ultimi anni, con l’obiettivo di servire nel modo più completo possibile il mondo del collezionismo”.
Arte e finanza in sinergia: Art-Rite e Kruso Kapital
Quello di filatelia rappresenta infatti uno degli ultimi dipartimenti aperti dalla casa d’aste milanese acquisita nel 2022 da Kruso Kapital S.p.A. in una delle manovre che per prime in Italia hanno unito concretamente due mondi distanti, eppure così sinergici, come quelli dell’arte e della finanza.
Interessante è notare come il mandato alla vendita della Collezione Cuneo sia arrivato proprio attraverso il servizio di art-lending offerto dalla società Kruso Kapital, chiamato Art-Kredit, che ha recentemente festeggiato con successo il suo primo anno di attività. Uno strumento che senza il know-how per la valutazione degli esperti di Art-Rite (nel caso della Collezione Cuneo, in collaborazione con la fiorentina Auction Gallery) non sarebbe tuttavia possibile.
“Nel processo di erogazione del servizio Art-Kredit, Art-Rite svolge una funzione propedeutica all’eventuale concessione del credito verso coloro che ne fanno richiesta. I settori che intendiamo maggiormente sviluppare attraverso tale servizio, sfruttando opportunamente la sinergia con la controllante Kruso Kapital, sono i comparti dell’arte moderna e contemporanea, dell’arte antica e della numismatica. In ambito filatelico ci avvaliamo della collaborazione della casa d’aste Auction Gallery, la cui riconosciuta professionalità ci sta conducendo a risultati significativi, sia in termini di performance finanziarie che commerciali”. Una collaborazione virtuosa che lascia piena soddisfazione in collezionisti come Giorgio Cuneo, che si è affermato “orgoglioso di avere avuto l’opportunità di coordinare un’operazione così straordinaria e di averla potuta condurre in porto con la competenza e la puntualità che meritava”.
I francobolli della Collezione Cuneo in asta il prossimo 26 giugno
“Dopo l’asta del 22 febbraio, con la quale Art-Rite ha inaugurato il nuovo dipartimento di filatelia ottenendo il 42% di venduto per 535.000 euro di aggiudicato, proseguiamo la nostra proposta rivolta ai collezionisti e agli appassionati di francobolli, in collaborazione con Auction Gallery” precisa Meoli. “Capaci di restituire da un punto di vista inedito uno spaccato della storia d’Italia, i 532 lotti all’incanto il prossimo 26 giugno approfondiranno le emissioni del XIX secolo con un risalto particolare a quelle effettuate dal Regno di Napoli e dal Regno di Sardegna. Tra i tanti interessanti lotti proposti, si segnala ad esempio la presenza della rara quartina Regno di Napoli del ½ grano carminio scuro, di grande bellezza e ottimamente conservato (lotto 19, stima: €17.500 – 21.000)”.

“È poi un insieme unico nel suo genere, che costituisce un pezzo iconico delle varietà effigi capovolte, il modulo per dispaccio telegrafico da Trani del 10 ottobre 1861 con coppia del 1 grano nero dove un esemplare presenta doppia effigie capovolta e l’altro una tripla effigie capovolta (lotto 114, stima: €27.500 – 33.000)”.

“Risale invece al Risorgimento italiano il frontespizio di lettera affrancato con 20 cent azzurro di Sardegna più un 10 cent bruno grigio di Sardegna, frazionato verticalmente a metà ed utilizzato per 5 centesimi come da tariffa. L’affrancatura è annullata col muto a losanga pontificia di Macerata del 22 novembre 1860, il documento venne infine tassato per 5 baiocchi per l’inoltro all’interno dello Stato Pontificio. L’insieme costituisce un documento di grande rarità storica postale e sicuramente il più importante oggetto postale del periodo (lotto 443, stima: €25.000 – 30.000)”.

“Infine, segnaliamo la presenza di un 25 cent di Parma bruno rosso emesso nel 1855, in stato di nuovo con la sua gomma originale; è uno dei due esemplari conosciuti in questa conservazione, assolutamente una grande rarità (lotto 234, stima: €37.500 – 45.000, con un valore di catalogo Sassone di oltre 160.000 euro). La vastità e il prestigio della Collezione Cuneo, tuttavia, non si esauriranno con l’appuntamento del 26 giugno” conclude Meoli. “Il progetto è infatti quello di segnare a calendario tre aste l’anno fino alla liquidazione completa della collezione”. A giudicare dall’importanza dell’operazione, quindi, la filatelia sembra tutt’altro che un mercato in crisi, figurarci morto.

In copertina: Lotto 412, Antichi Stati Italiani – Sicilia (1860) – Lettera (5D + 8D + 10 + 13C + 14 CAT.274850). Tutte le foto sono courtesy Art-Rite Auction House e Collezione Cuneo