Anche alla luce degli ultimi lanci di prodotto, qual è la strategia di Sella in termini di venture capital e in generale di investimenti alternativi?
Con il lancio del secondo fondo di fondi, Sella Venture Partners rafforza il suo impegno nell’ambito del mercato domestico, offrendo agli investitori privati e istituzionali l’opportunità di partecipare ad investimenti in fondi di venture capital internazionali, focalizzati sui mercati tecnologici ad elevato potenziale di rendimento.
Grazie alla sua posizione privilegiata nell’ecosistema del venture capital internazionale, Sella Venture Partners punta a consolidarsi come un punto di riferimento per gli investitori, consentendo loro di accedere a prospettive uniche e opportunità di crescita significative nonché a una valida diversificazione di portafoglio. È fondamentale evidenziare che questo settore è infatti contraddistinto da significative barriere all’ingresso per gli investitori e che le migliori opportunità di investimento, sia in fondi che in società, tendono spesso ad essere accessibili principalmente a un ristretto numero di investitori dotati di reti di contatti influenti e competenze specializzate.
Inoltre, Sella Venture Partners si impegna a fornire un supporto attivo ai suoi investitori anche tramite un costante monitoraggio dei propri asset durante tutto l’intero percorso di investimento e non solo attraverso la selezione accurata dei fondi di venture capital. L’obiettivo è quello di massimizzare i rendimenti e mitigare i rischi, garantendo così una partnership solida e duratura con gli investitori, nonché quello di fornire una comprensione più accurata del mercato in generale. Nel triennio 2024-2026, oltre a rafforzare la propria presenza nell’universo venture, Sella Venture Partners si propone infine di potenziare ulteriormente la gamma dei suoi servizi nel settore del private capital, sviluppando una nuova proposta in ambito private debt.
Considerando il contesto attuale, quali potrebbero essere le asset class private migliori su cui puntare?
Storicamente i settori del venture capital e del private equity hanno mostrato performance superiori rispetto a tutti gli altri comparti del settore privato. In particolare, il venture capital si distingue come l’asset class con il rendimento più elevato e continuerà a svolgere un ruolo cruciale nella crescita dell’economia globale. Secondo l’ultimo outlook redatto da Preqin, tale segmento potrebbe raggiungere i 3,8 trilioni di dollari di asset under management entro la fine del 2028, registrando un tasso annuo di crescita composto del 14,23%. Inoltre, il mercato del venture capital ha dimostrato di poter generare performance significative durante le fasi di crisi e/o recessione, grazie alle molteplici opportunità che emergono in tali periodi.
D’altro canto, il mercato del private equity ha attirato l’attenzione degli investitori per molti anni, garantendo ritorni sostanziali a un livello di rischio più contenuto rispetto a quello del venture capital. In questo caso, il CAGR stimato da Preqin si attesta intorno al 10% con un target di 8,5 trilioni di dollari di asset under management entro la fine del 2028. In questo particolare momento storico, entrambe le asset class offrono quindi eccellenti opportunità d’investimento e di conseguente rendimento, garantendo una buona diversificazione di portafoglio.
Qual è il ticket minimo per un investitore privato affluent?
In riferimento al settore dei Fondi alternativi d’investimento, le recenti modifiche introdotte dal dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze al decreto ministeriale n. 30/2015 hanno portato alla riduzione del ticket minimo per gli investitori privati non professionali a 100.000 euro. Tale condizione si applica purché l’investimento non ecceda il 10% del totale del portafoglio finanziario e avvenga nel contesto di un servizio di consulenza in materia di investimenti. Questa variazione normativa consente di ampliare la platea di potenziali investitori e di offrire maggiori opportunità d’investimento agli investitori non professionali e/o istituzionali.
A quale profilo di investitore Sella Venture consiglia i mercati privati?
Quando si investe nei mercati privati come il venture capital, private equity e private debt è fondamentale tenere conto della loro natura intrinsecamente diversa rispetto ai mercati pubblici. Gli investimenti in questo settore, infatti, prevedono un orizzonte temporale di lungo periodo, in media 10 anni prima che l’investimento maturi, nonché un grado di rischio superiore rispetto agli assets “tradizionali” e una minor liquidità. Tale rischio è però compensato da ritorni potenziali elevati, superiori ai principali indici, e da un beneficio in termini di diversificazione di portafoglio. In particolare, il venture capital prevede una decorrelazione rispetto a tutte le altre tipologie d’investimento, garantendo performance positive anche in periodi di recessione e/o crisi.
Pertanto, gli investimenti nel mercato dei capitali privati dovrebbero rappresentare una percentuale del portafoglio di ciascun investitore, siano essi istituzionali, professionali o retail, in proporzione alla propensione al rischio di ciascuno di essi. A tal proposito, investire tramite un fondo di fondi permette di beneficiare dei vantaggi sopraelencati, riducendo il rischio attraverso una diversificazione di portafoglio più ampia rispetto a quella offerta dai fondi di investimento diretti. Investire nei mercati privati richiede, dunque, una valutazione attenta delle proprie finanze, obiettivi, tolleranza al rischio e orizzonte temporale di investimento. Per i non addetti ai lavori, è sempre consigliabile consultare un consulente finanziario in grado di supportare queste decisioni di investimento più articolate.
L’appetibilità di questi prodotti e/o strategie permane anche con tassi di interesse elevati?
Nell’ambito del venture capital, l’incremento dei tassi d’interesse non ha alcun impatto sulle performance dei gestori, dal momento che essi non ricorrono all’uso di leva finanziaria per realizzare gli investimenti. Al contrario, il settore del private equity fa frequentemente uso di strumenti di leva finanziaria, rendendolo sensibile alle variazioni dei tassi d’interesse, le quali possono influenzare significativamente le performance degli investimenti.