Giù la spesa in conto capitale, su gli investimenti in tecnologia profonda. I dati dello studio di Natixis e BCG
Il 90% delle imprese europee investe in deep tech. Non solo: almeno il 45% di esse ha in programma di aumentare questi investimenti. Una tendenza in netto contrasto con il declino (-8%) nella spesa complessiva in conto capitale: è la misura di quanto le imprese ritengano vitale non restare indietro nel campo delle tecnologie “trasformative”. Lo rileva uno studi condotto su 226 imprese da Natixis e BCG.
Il covid ha accelerato questa tendenza, già in atto, con il 78% delle imprese che hanno mantenuto o incrementato gli investimenti in deep tech dall’inizio della pandemia. Il vaccino basato sull’RNA è stato un catalizzatore degli
investimenti in biotecnologia, mentre la crisi ha stimolato gli investimenti in
tracciabilità digitale,
smart contract,
realtà aumentata e virtuale,
asset digitali.
Uno dei motori che sta dietro a questo incremento è anche il cambiamento climatico e la connessa crisi ambientale. Il 54% degli intervistati ritiene infatti vitale il progresso tecnologico nei settori critici della chimica, dell’energia, delle telecomunicazioni e dei trasporti. Intelligenza artificiale e algoritmi cognitive sono ritenuti dal 60% dei rispondenti essenziali per analisi dei dati medici, individuazione di truffe, situazioni di rischio. La tecnologia blockchain risulta appetibile per la tracciabilità della filiera produttiva e la tokenizzazione del mercato dell’arte e immobiliare. Gli investimenti in realtà e aumentata e realtà virtuale sono pure in espansione, soprattutto nei consumi.
Adottare le deep tech non vuol dire però solo investire. Significa essere consapevoli che esistono delle barriere umane alla loro adozione, aggirabili sapendo gestire il cambiamento (72% dei rispondenti) e attraendo nuovi talenti (55%). Difficoltà che sono maggiori all’inizio del percorso di investimento in deep tech, quando i dipendenti e i collaboratori sono più avversi al rischio e meno interessati alla tecnologia. Gli ostacoli in tal caso spesso vengono dissolti grazie alla creazione di tech hub che aggregano le competenze delle risorse disponibili in azienda.
Nicolas Namias, ceo di Natixis, a tal proposito afferma che la sua società ha l’ambizione di accelerare la trasformazione digitale tramite «un’offerta evoluta dei nostri progetti innovativi».
Il 90% delle imprese europee investe in deep tech. Non solo: almeno il 45% di esse ha in programma di aumentare questi investimenti. Una tendenza in netto contrasto con il declino (-8%) nella spesa complessiva in conto capitale: è la misura di quanto le imprese ritengano vitale non restare indietro …
Caro lettore, per continuare ad informarti con i nostri contenuti esclusivi accedi o registrati!
Accedi Registrati
che cosa è?
Non sai come far rendere di più la tua liquidità e accrescere il tuo patrimonio? Scrivici ed entra in contatto con l’advisor giusto per te!
Compila il form ed entra in contatto gratuitamente e senza impegno con l’advisor giusto per te grazie a YourAdvisor.