Le partite Iva che hanno registrato una riduzione consistente del fatturato potranno definire gli avvisi bonari senza andare incontro a sanzioni o somme aggiuntive
Aderire alla definizione agevolata degli avvisi bonari consente di ottenere lo stralcio delle sanzioni da omesso versamento
Questa riduzione deve risultare maggiore del 30 per cento rispetto all’anno d’imposta precedente e, per i soggetti non tenuti alla presentazione della dichiarazione Iva, in luogo del volume d’affari, si deve considerare l’ammontare dei ricavi e dei compensi risultante dalle dichiarazioni dei redditi presentate per gli anni d’imposta 2019 e 2020.
L’agevolazione, come riportato nel testo del provvedimento dell’Agenzia, consiste nell’esclusione del pagamento delle sanzioni (o delle somme aggiuntive in caso di irregolarità relative a contributi previdenziali) contenute nella comunicazione d’irregolarità.
In questi termini, nel caso in cui il contribuente integri tutti i requisiti richiesti, (titolarità partita Iva e diminuzione significativa del volume d’affari dell’ammontare dei ricavi o dei compensi), la definizione si perfezionerà con il pagamento delle imposte, dei relativi interessi e dei contributi previdenziali.
E invero, poiché la possibilità di beneficiare della definizione è comunicata dall’Agenzia in sede di notifica dell’avviso bonario, il soggetto che non ha ricevuto la proposta di definizione agevolata in tempo utile per presentare l’autodichiarazione, potrà comunque presentarla entro la fine del mese successivo a quello in cui è effettuato il pagamento delle somme o della prima rata
La proposta di definizione si considera perfezionata a seguito del pagamento della somma richiesta. Sarà possibile effettuare il versamento di quanto dovuto per l’intero o accedendo alla rateizzazione.